Altre 27/02/2012 20:35

Esclusione De Rossi, tecnici con Luis Enrique

Per questo, all'indomani del rovescio di Bergamo, il direttore sportivo ha invitato tutti a dimenticare il più in fretta possibile l'ultimo passo falso: «Dobbiamo immediatamente resettarci per preparare il derby. La zona ? Fino a ieri ne ero convinto, ma giocando come con l'Atalanta non possiamo pensare al terzo posto. Adesso comunque è tutto sospeso, c'è la partita della stagione e dobbiamo pensare solo a quella».

Sulla bocca di tutti c'è infatti il caso De Rossi, spedito in tribuna da Luis Enrique per aver fatto tardi alla riunione tecnica. Una decisione che ha lasciato «sconcertati i compagni di squadra - ha ammesso - perchè la sospensione riguardava un calciatore trainante. Ma Luis Enrique ha considerato il ritardo una grave superficialità». E a condividere la presa di posizione dell'asturiano è stato in primis il ct Prandelli, sempre sensibile all'argomento 'codice eticò. «Sto tutta la vita con Luis Enrique - ha dichiarato dal raduno di Genova - tutti dovremmo stare con chi fa applicare le regole. È assurdo anche solo che se ne discuta. Alla Roma c'era un regolamento interno, è stato rispettato. È chiaro che a Daniele dispiace, ma sono sicuro che per i prossimi 5 anni i ragazzini della Roma arriveranno puntualissimi».

Ben altro il punto di vista del presidente del Palermo, Zamparini: «Io avrei chiamato il mister e gli avrei chiesto: 'Che c. stai facendo?'. Non credo alla storia del ritardo, se l'esclusione fosse dipesa davvero da quello, darei un calcio a Luis Enrique e lo rimanderei in Spagna. C'è sotto qualcosa di più grosso».

Un'idea condivisa anche da Zeman: «Non credo che sia stato mandato in tribuna per il ritardo, ma se così è e ci sono delle regole è giusto vengano rispettate, anche da ». Solidali, invece, il 'cuginò della Lazio, Reja («il ritardo ci può stare, ma bisogna rispettare le regole»), e il grande tifoso romanista, Cosmi: «Ognuno ha le sue regole nel vivere lo spogliatoio e nel farle rispettare. Luis Enrique non è solo, c'è una società alle sue spalle, che ha avallato la scelta e va rispettata. Purchè rimangano coerenti con tutti».

Molto meno diplomatico Mazzone: «Ma se questo ragazzo veniva multato per poi giocare, quale sarebbe stato il danno? Se Luis Enrique è arrivato a tanto sicuramente il giocatore ha sbagliato, ma la punizione è stata eccessiva». Di certo, la Roma è uscita ancora una volta a pezzi da una trasferta. «La partita di ieri potrebbe essere considerata come uno spartiacque non positivo - ha commentato un deluso -. Ci stiamo consegnando alla mediocrità».

Adesso, con la zona nuovamente distante 7 punti, la squadra ha l'obbligo di non fallire l'appuntamento-derby. Rientreranno i capitani e , ma sicuramente mancheranno gli squalificati Cassetti, Gago e Osvaldo. Difficile invece fare un pronostico sulla presenza o meno di Kjaer, incensato da Luis Enrique 24 ore prima della gara con l'Atalanta («è un calciatore incredibile, di livello altissimo: ha un presente e un grande futuro») e poi lasciato in tribuna assieme a per scelta tecnica. 

(ansa)