Altre 27/02/2012 18:03

DE ROSSI: "Ieri nulla di grave, sono stato disattento. Io mi fido delle scelte di Luis Enrique. Ora pensiamo al derby" (AUDIO)

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"Io non ho problemi a parlare. Non ho nulla da nascondere. Mi trovo in un gruppo di persone perbene e l’allenatore è il primo di questi. Mi sono sempre trovato bene con lui e mi piace il fatto che tratta l’ultimo ragazzino della Primavera come tratta me o Francesco e ieri ha fatto altrettanto. Domenica abbiamo una partita importantissima e dobbiamo pensare a quella. Scuse? Tengo a precisare che non ho problemi con l’allenatore e ne ho sempre parlato in maniera positiva e continuerò a farlo: mi piace perché non guarda in faccia a nessuno. Diciamo che è stata una giornata non positiva per me perché non ho giocato. La società ha parlato e ha detto quello che è successo. Non ci sono state risse e non ho offeso nessuno. Ieri sono stato un pò disattento. Delle cose dello spogliatoio, come ha detto Luis Enrique, non se ne parla ma non è successo nulla di che. Se mi sarei solamente multato? Ma, non lo so. E’ stata una decisione presa dall’allenatore e continuo a fidarmi di lui come fa il gruppo. Spero lo faccia anche la tifoseria. So che a Roma si sta creando un po’ di caos e mi dispiace perchè l’ho creato io in primis. C’e’ da pensare solo alla gara di domenica e abbiamo gia’ parlato abbastanza della partita di ieri”.

Sulle polemiche riguardo alle parole di Buffon

“Se avessi la sensazione di stare in fuorigioco non andrei dall’arbitro a dirlo, c’è lui per dirlo e per intervenire. Questo è quanto: non si fa nemmeno in tempo a dare pareri così. Certo se poi prendi il pallone con la mano e la butti in porta per me devi dirlo. Bisogna stare calmi? Forse voi, io sto calmissimo. In Italia il calcio si sta normalizzando per allenatori come ad esempio il mio che fanno le cose per bene ed hanno regole ben precise”.

Sulla convocazione di e sull'esclusione di Osvaldo

“Fino all’ultimo non credo sapesse che sarebbe stato convocato. Credo lo abbia saputo ieri sera. Abbiamo parlato per due minuti gli ho detto di stare tranquillo che sarebbe stato accolto bene. Osvaldo? Non lo so, le convocazioni le ho lette la sera e non so se Prandelli volesse convocarlo e abbia cambiato idea dopo l’espulsione”.

(rai sport 1)

 

Un episodio così poteva venire gestito diversamente?

“Io davvero non lo so, io devo eseguire gli ordini, anche se sembra un linguaggio da caserma. Noi si vive abbastanza bene: abbiamo orari tranquilli e non facciamo i ritiri. Viviamo veramente, oltre che una professione meravigliosa in un mondo dorato, nello specifico un’ avventura molto comoda. Rigida dal punto di vista del lavoro in campo e della voglia del mister di rispettare certe regole. Non possiamo lamentarci se quando quelle regole non vengono rispettate il mister applica delle punizioni. Se avessi avuto solo allenatori come Luis Enrique avrei fatto qualche anno in meno di ritiro".

Vuoi spiegare cosa è successo?

“Ho solo avuto voglia di specificare che non avevo fatto niente di grave, ma rispetto la scelta del mister di fare rimanere le cose nello spogliatoio”.

Si può dire che ci sei rimasto male proprio perché non è successo niente di grave?

“Il mio punto di vista è che adesso ognuno dice la sua e giudica e lo fa dopo un 4-1 brutto. Se ieri avessimo fatto una partita brillante oggi si esalterebbe un allenatore irreprensibile che rispetta le regole e non guarda in faccia a nessuno. Quando l’allenatore sbaglia gli si fa pesare una classifica che non è il massimo della vita”.

Prandelli si è schierato a favore del mister

“Io so per primo che anche lui col codice etico non scherza! (ride) Se uno rispetta le regole va in campo: la prossima volta saremo più attenti”.

La squadra è sembrata scossa…

“Ma perché col Siena abbiamo fatto bene? E col Cagliari? Ci sono state tante brutte prestazioni purtroppo. E’ una stagione troppo altanelante purtroppo, ma il mio caso non c’entra niente”.

(sky sport)

 

"Non è successo niente di transcendentale. A Roma si sta creando un piccolo putiferio e me ne dispiaceva. CI tenevo a morzare i toni in vista della partita di domenica. Il mio allenatore - così ha proseguito - ha detto che non si deve parlare delle cose di spogliatoio e non ho problemi a continuare così. Ci tengo a dire che non ho picchiato nessuno, non ho risposto male a nessuno. Non sono stato strafottente o maleducato. Queste ipotesi che si sono fatte non sono reali, non ho litigato con nessuno"

(mixed zone)