"Intervengo per chiarire alcune questioni che ho letto questa mattina su molti organi di stampa. Si parla di harakiri mediatico riferito ad alcune questioni accadute nelle ultime settimane. Non è così, l’atmosfera che si respira a Trigoria è assolutamente serena, diversa rispetto a ciò che si legge su alcuni giornali. Mi sembra che in questi giorni si parli tanto, ed è giusto che se ne parli, della comunicazione della Roma.

Mi fa piacere il confronto, serve per crescere. Posso assicurare che noi della comunicazione della Roma siamo messi nelle condizioni migliori per lavorare. Preciso che alla cena di Natale, all'interno del locale, non erano presenti i cronisti, perché come solitamente accade non erano invitati, ma che giustamente hanno avuto la possibilità di entrare a contatto coi giocatori. Come era giusto che fosse, perché era doveroso, ma soprattutto voluto, che avessero la possibilità di farlo, mettendoli nelle condizioni migliori affinché svolgessero il loro lavoro. Mi suona strano che qualcuno abbia descritto l'atmosfera del contesto della festa, riportando in modo dettagliato, ma ovviamente sbagliato, che il clima era condito da malumore e fastidio. E' vero il contrario, c'era un clima disteso, sereno, allegro.Ognuno è libero di scegliere l'aggettivo migliore, ma garantisco che c'era la massima armonia, la massima serenità. Per la presenza di Sky qualche giocatore è intervenuto e magari si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. Totti? Credo fortemente che se un giocatore della Roma, nella fattispecie Totti, le cui dichiarazioni hanno lasciato il segno, ritiene giusto manifestare in diretta il proprio pensiero, nel corso di un'intervista, è nel pieno diritto di farlo. E se lo fa, non è un errore mediatico ma semplicemente una possibilità per chi fruisce dell'informazione, di sapere cosa pensa un calciatore o un dirigente. Totti ha avuto la possibilità di parlare, e ha esternato il malumore per un episodio sgradevole, quando è stato verbalmente ripreso da qualcuno era coi figli, e la reazione di Francesco è stata naturale, spontanea. La Roma è di fatto una casa di vetro. Abbiamo avuto la possibilità dai dirigenti di far vedere tutto ciò che è possibile vedere. Credo che questo sia un vantaggio per noi che lavoriamo per la comunicazione e per chi per lavoro o per passione segue le vicende della Roma"

"Dagospia? Hanno sbagliato moltissime volte, iniziamo a dire questo - continua Lo Monaco - Dicono che la Roma non abbia risposto... Fenucci alle 20.25, prima di Roma-Juventus, ha smentito quelle che sono solo delle... corbellerie. Sono tante le cose che escono tutti i giorni, non possiamo fare un comunicato al giorno, ditemi una società che lo fa. Poi noi giornalisti siamo una categoria permalosa: chi viene corretto poi si risente dell'intervento pubblico. Le querele? Se ci sarà necessità agiremo in quel senso"

"Osvaldo? La Roma non ha comunicato niente. Abbiamo semplicemente preso atto che un episodio avvenuto nello spogliatoio di Udine, senza peraltro fornire dettagli. Se ricordate, è uscita un'ansa prima ancora che Baldini ne parlasse. Si è pensato di non dover nascondere un provvedimento preso dal proprio allenatore. Baldini ha concesso l'intervista che poi è andata in onda dopo l'Ansa che riportava questo episodio. La Roma non ha fatto uscire nient'altro oltre a questo, chi dice che si è messa in pubblica piazza la vicenda sbaglia, ricostruisce male la vicenda. Punizione giusta? Certi comportamenti vanno puniti, la situazione non è paragonabile a quella di Cicinho e del minuto di ritardo all'allenamento"