Altre 11/09/2011 22:31
DiBenedetto: "Grande lavoro svolto finora, spero che presto dia i suoi frutti anche nei risultati della squadra"

Raccontano che Thomas Dibenedetto abbia seguito la partita dagli States, e che non abbia nascosto il disappunto per come è cominciato il campionato della nuova Roma. Ma ha anche notato progressi, e ora si aspetta lo stesso per i risultati, finora assai avari con la creatura di Luis Enrique. Quanto al tecnico spagnolo, ha accusato il colpo del ko interno col Cagliari ma è subito andato al contrattacco: «Sono ottimista - ha dichiarato dopo l'1-2 col Cagliari -. Stiamo lavorando nella giusta direzione. Non sono qui per vendere del fumo. Stiamo a inizio anno. Lavoreremo il doppio per poter dare una gioia ai nostri tifosi che hanno risposto oggi in grande numero. Sono comunque soddisfatto della sintonia tra i giocatori e del sostegno della società. La squadra in dieci ha lottato fino alla fine nonostante il caldo e il pubblico gliene ha dato atto applaudendola».
Un ottimismo che, all'apparenza, sembra stridere con i risultati ottenuti dalle Roma nelle prime tre uscite ufficiali (2 gol fatti e due sconfitte tra campionato e Europa League oltre all'eliminazione dalla competizione europea). «Sono consapevole di aver iniziato male in queste tre partite, ma tengo quello che ho visto di buono. Sono ottimista perchè confido pienamente in questa maniera di giocare e non ho intenzione di cambiarla. Compito dell'allenatore è valutare tutte le opzioni. Sono queste convinzioni che mi hanno permesso di arrivare qui. Ho i migliori giocatori a disposizione con sei-sette attaccanti che possono fare gol. Quando i meccanismi saranno oleati segneremo moltissimo perchè è nelle corde di questa squadra. Non so quanto tempo ci vuole. Spero dalla prossima partita», ha confidato l'allenatore giallorosso.Che poi ha lanciato una battuta su Totti: «Ha giocato 90', come l'avete visto?....Può dare molto di più, lo conosco bene anche io. Ma se gli attaccanti soffrono, il primo ad averne colpa sono io».
A parlare di mancanza di concretezza è anche Daniele De Rossi: «L'identità la squadra ce l'ha, bisognerebbe avercela vincente. Manca un bel pò di concretezza. Non arriviamo mai a rete. L'ambiente della tifoseria? L'ho sentito tranquillo, nei giorni successivi alla partita ci sarà forse un pò di nervosismo. Questo amore spesso si trasforma in impazienza. Al termine dell'incontro però ho sentito gli applausi e questo può fare ben sperare».
Soddisfazione invece in casa Cagliari che porta via dall'Olimpico una vittoria se non insperata quanto meno inattesa, visti anche i precedenti sfavorevoli alla squadra isolana. «Ce la siamo giocata - gongola il tecnico rossoblu Massimo Ficcadenti -. Siamo stati in attesa, abbiamo sfruttato la prima occasione concessa nel secondo tempo e l'abbiamo sfruttata. La partita era difficile non riuscivamo a trovare soluzioni di manovra. Passando poi al modulo 4-4-1-1 abbiamo avuto maggiori possibilità di ripartire. Oggi siamo stati molto bravi a livello difensivo». Ad ogni modo Ficcadenti non ha visto una Roma in crisi: «È una squadra che sta bene e ha voglia di giocare. Nonostante sia cambiata molto hanno fatto una buona partita. Ho visto Totti in grande spolvero. Roma è abituata a grandi vittorie, ma quando inizia nuovo progetto ci vuole tempo». A firmare la vittoria del Cagliari ha pensato Daniele Conti, uno che la Roma la conosce bene per i suoi trascorsi nelle giovanili giallorosse e per essere figlio di Bruno Conti, storica bandiera della squadra romana. Un passato però che non sembra pesare più di tanto visto che Conti ha segnato alla Roma ben 5 gol in carriera. «I fischi dei tifosi giallorossi dopo il mio gol? Mi scivolano addosso. Come esulto contro la Roma esulto con gli altri. Se mi fischiano non ci sono problemi» ha ammesso il centrocampista sardo. (ansa)