Altre 24/08/2011 18:09
UFFICIALE, l'assemblea respinge la firma sul contratto collettivo. Tommasi: "Al momento non ci sono le condizioni per giocare". Abete: "E' difficile essere ottimisti"

Le ragioni dello scontro tra i presidenti e l'Associazione dei calciatori riguardavano il contributo di solidarietà e l'articolo 7 del contratto collettivo
(sky sport)
«Il testo firmato dall'Assocalciatori non può essere sottoscritto se non c'è l'integrazione dei due punti sui quali già ci eravamo espressi», ha spiegato Beretta al termine dell'accesa assemblea di Lega che ha detto no alla proposta di accordo del contratto collettivo dei giocatori. I nodi restano l'articolo 4 che riguarda il contributo di solidarietà che secondo i club deve essere totalmente a carico dei giocatori e l'articolo 7 che secondo la Lega deve prevedere l'assoluta autonomia dello staff tecnico di organizzare gli allenamenti dei giocatori.
L'assemblea ha votato a larga maggioranza per il no (18 voti a 2) «respingendo l'idea di aderire al testo già firmato dall'Aic considerandolo non sufficiente», ha sottolineato Beretta. Ora il presidente della Lega si trasferisce di nuovo in Federcalcio dove è rimasto aperto il Consiglio federale per riferire della posizione di rottura dei club.
(ansa)
Solo due nell'assemblea di Lega sono stati coloro che si sono detti favorevoli a sottoscrivere l'accordo con i giocatori per evitare la rottura. Dei 20 club solo il Cagliari rappresentato da Cellino e il Siena da Perinetti hanno votato sì. I club nel respingere il testo già sottoscritto dall'Assocalciatori hanno controproposto le loro modifiche ai due articoli sui quali si è bloccata di nuovo la trattativa. Sull'articolo 4.2 i club vogliono che venga così emendato: «Non è ammesso il patto contrario. Eventuali contributi straordinari, quale quello previsto dal Dl 14 agosto 2011 o analoghi provvedimenti, saranno comunque esclusivamente a carico del calciatore». Quanto all'articolo 7.2 la correzione del testo così come vogliono i club dice: «Quanto previsto al precedente comma non impedisce allo staff tecnico della società di organizzare allenamenti differenziati per tutto il tempo ritenuto necessario a soddisfare le esigenze tecniche stimate dallo staff».
«I miei colleghi hanno dimostrato poca responsabilità». Massimo Cellino, presidente del Cagliari, guida uno dei due club (insieme al Siena, ndr) favorevoli alla firma del contratto collettivo. L'assemblea della Lega di Serie A ha bocciato la bozza dell'accordo con 18 voti su 20. «Se i calciatori giocassero, li ringrazierei perchè sarebbe un gesto di responsabilità», dice Cellino.
Il consiglio della Federcalcio ha aggiornato a domattina alle 11 la sua riunione, dopo la decisione dell'assemblea di Lega di respingere a larga maggioranza l'accordo con l'Aic per la firma del contratto collettivo.
«Al momento non ci sono le condizioni perchè si giochi». Lo ha detto il presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, dopo la decisione della Lega di A di respingere l'accordo per il contratto collettivo. «Le richieste della Lega sono pretestuose, il consiglio federale è aggiornato ma non vedo cosa possa cambiare»
«Qualcuno ha interesse che la serie A non cominci». È la dura accusa di Tommasi, dopo il no della Lega alla firma del contratto collettivo. «Siamo sorpresi da come è stato detto no - ha aggiunto Tommasi, in una conferenza stampa in Federcalcio - chi ha proposto le modifiche non ha lasciato la delega per firmare e ha chiuso formalmente l'assemblea».
Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione allenatori, si è incatenato per protesta ad una ringhiera davanti alla sede della Figc, in via Allegri. L'iniziativa non è legata, a quanto pare, al mancato accordo tra Lega e Assocalciatori sul contratto collettivo.
«Il Consiglio federale di domani ha l'obiettivo di non arrendersi di fronte ad una situazione per me incomprensibile sul versante dei contenuti». Giancarlo Abete, presidente della Figc, parla così nella conferenza stampa al termine della giornata segnata dalla fumata nera nella trattativa tra Assocalciatori (Aic) e Lega per il rinnovo del contratto collettivo. «Fare un ulteriore approfondimento, perchè la fretta è cattiva consigliera. Se non ci sono le condizioni da stasera a domani alle 11, lascerò agli atti la posizione ufficiale della federazione. Essere ottimisti con questi chiari di luna diventa difficile, bisogna essere realisti», aggiunge il numero 1 di via Allegri. «Mi sembra ci sia forte volontà di scontro. Mi sembra più un braccio di ferro comunicazionale che legato ai contenuti», aggiunge.