Altre 30/08/2011 15:59
Sciopero, Tommasi: "Il 10 e 11 settembre si gioca". Riva: "Perchè tutta questa antipatia da Calderoli?". Incontro tra Petrucci e il sottosegretario Crimi. E Cellino manda una lettera a Beretta: "Dimettiti immediatamente"
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(crc radio)
Il presidente dell'Assocalciatori è poi intervenuto ai microfoni dell'emittente satellitare. "Ho voluto un contatto diretto con i giocatori della Nazionale, ogni volta che si radunano conto di passare per salutarli e informarli anche sui passi che stiamo facendo. E' giusto che un ragazzo sia informato su quanto sta accadendo. La nostra volontà è giocare e non certo fermare il campionato, ad oggi ci sono tutte le premesse per giungere a questo accordo. Da parte della società ci sono dei freni in meno per firmare il contratto, venerdì scorso mancavano poche ore all'inizio del campionato ed ero ottimista, figuriamoci oggi: sono molto ottimista. La lettera di Cellino? E' il pensiero che dice da qualche giorno, sappiamo che c'è difficoltà di trovare coesione e compattezza, credo che il numero del punto in questione sia meno importante rispetto all'importanza del punto stesso"
"La discussione intorno al contributo di solidarietà che ha coinvolto anche il mondo politico è un argomento che si è consumato da solo dopo qualche giorno e penso che sarà così anche per le nuove proposte", è il parere di Tommasi, che non è sorpreso dal risalto dato allo sciopero proclamato dalle star del pallone. "Il calcio è un argomento molto leggero e serve anche per sviare da problemi più importanti. Penso che la politica abbia talmente tanti pensieri che intervenire sulle nostre vicende può sembrare strano..."
(sky sport)
"Caro Beretta, dimettiti immediatamente". A due giorni dall'assemblea della Lega di serie A, il patron del Cagliari, Massimo Cellino, ha inviato una lettera ufficiale al presidente Maurizio Beretta, e per conoscenza a tutte le società. «Beretta un altro incarico in Unicredit - spiega Cellino - se ne deve andare. Tra l'altro, l'ordine del giorno della assemblea da lui convocata è scandaloso: l'articolo 7, quello che provocato lo sciopero dei calciatori, è solamente al penultimo punto. Quello che è stato fatto nei confronti dei giocatori è vergognoso, e io sono sceso in campo semplicemente per il bene comune. Una logica che qualche presidente che non voglio neppure nominare non riesce nemmeno a capire».
«Sinceramente, non capisco l'antipatia di Calderoli per i giocatori. Pagheranno tutte le tasse che lo Stato imporrà, d'altra parte se c'è un settore che in questi anni ha dato lustro all'Italia nel mondo è stato proprio il calcio, con il mondiale vinto nel 2006, mentre la politica, meglio lasciar perdere...». Così Gigi Riva, team manager della Nazionale, commenta le dichiarazioni di Roberto Calderoli, che dopo la modifica della manovra messa a punto ieri in un vertice di Governo ha ribadito la presentazione di un emendamento della Lega per raddoppiare il contributo di solidarietà solo ai calciatori. «I calciatori pagheranno, ma ha ragione Buffon - ha aggiunto Riva - questa storia rischia di distrarre dai problemi reali del Paese. Diciamo che i calciatori pagano ma la politica mostri un pò più di serietà, in questo periodo di caos».
Il Codacons ha presentato una denuncia alla Procura e alla Corte dei Conti in merito allo sciopero del calcio, ipotizzando tra l'altro il reato di truffa ai danni dei tifosi e un danno erariale per lo stato. «Riteniamo gravissimo che la prima giornata della serie A non sia stata giocata - ha dichiarato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi -. Pur rimanendo sacrosanto il diritto di sciopero, ci si chiede quali siano le reali motivazioni di una vicenda che presenta troppe ombre - ha proseguito Rienzi -. Inoltre, cosa stanno facendo Coni, Lega, Assocalciatori e le stesse squadre per tutelare i tifosi». Il Codacons ha chiesto, quindi, alla Corte dei Conti di accertare il danno all'erario e alla Procura di verificare se sia ravvisabile, tra gli altri, il reato di truffa in danno dei tifosi, oltre ad una colpevole omissione rispetto al dovere di tutti i soggetti di attivarsi per scongiurare rinvii e sospensioni del campionato. Inoltre, il Codacons si chiede alla Procura di accertare se quanto avvenuto possa essere conseguenza di pressioni o condotte penalmente rilevanti anche da parte di terzi. L'associazione infine, ricorda che i tifosi hanno diritto ad essere risarciti per la sospensione del campionato non solo di 1/19 del costo dell'abbonamento allo stadio, ma anche dei danni subiti per la trasferta non effettuata (biglietto della partita, albergo prenotato, biglietto aereo non utilizzato).
(ansa)
«Raddoppiare la tassa di solidarietà solo ai calciatori? Nessun problema, ma il governo si impegni nella lotta all'evasione». È la replica di Andrea Pirlo, regista della Nazionale e della Juventus, all'annuncio di Roberto Calderoli, che un emendamento della lega nord prevede di lasciare in manovra la tassa di solidarietà solo per i calciatori. «Nessun problema - ha detto da Coverciano Pirlo - noi calciatori paghiamo sempre le tasse, e se sarà confermata pagheremo anche questa. Ma lo facciano tutti, e non intendo le altre categorie ma chi evade le tasse». Pirlo si è poì detto in parte d'accordo con Buffon sulla strumentalizzazione dello sciopero dei calciatori. «La politica, secondo me, non si doveva intromettere ma quando si parla di calciatori tutti vogliono mettere becco»
Una volta superato lo scoglio dello sciopero, la presidenza del Consiglio intende agire per porre mano alle leggi che riguardano il mondo dello sport e, in particolare il calcio, per renderle più adeguate alla realtà attuale. Già per lunedì prossimo è stato convocato a Palazzo Chigi un incontro programmatico. È quanto emerso in un colloquio svoltosi stamani tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, Rocco Crimi, e il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, dedicato alla situazione del campionato di serie A. Questo il testo del comunicato diffuso della presidenza del Consiglio dei Ministri al termine dell'incontro. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, Rocco Crimi, ha ricevuto questa mattina a Palazzo Chigi il Presidente del Coni, Giovanni Petrucci, e il Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi. L'incontro ha avuto come argomento principale la situazione venutasi a creare nel mondo del calcio dopo il rinvio della prima giornata del campionato di serie A e, per quanto riguarda l'esame di alcune tematiche, era stato richiesto anche dal Presidente della FIGC, Giancarlo Abete. Il Sottosegretario Crimi ha concordato con Petrucci sulla necessità di aprire uno «sportello istituzionale» a Palazzo Chigi, al buon esito della trattativa tra Lega e Associazione Calciatori, per accelerare alcuni iter legislativi che interessano il mondo dello sport e in particolare il calcio. Tra questi ci sono la revisione della Legge 91 del 1981, con le ripercussioni che un mutato quadro normativo nel tempo ha comportato per le Società per azioni con fine di lucro, la legge per favorire la costruzioni degli stadi, con ricadute su tutti gli impianti sportivi, e la legge per la tutela dei marchi, al fine di aumentare il valore e i ricavi delle singole società. Alla luce di queste considerazioni, i Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta e Rocco Crimi, riceveranno i rappresentanti di CONI, FIGC, Lega e AIC per un incontro programmatico già fissato per lunedì 5 settembre alle 16.30 a Palazzo Chigi.