Altre 05/06/2011 23:16
Calcio Scommesse, i clan giocarono su Napoli-Parma
Ma non solo: secondo la fonte dei carabinieri sempre in occasione di quella partita «era presente a bordo campo Antonio Lo Russo», figlio di Giuseppe Lo Russo, «storico esponente dell'omonima consorteria criminale». All'epoca le indagini non trovarono riscontri alle ipotesi di illecito penale e le carte - contenenti riferimenti anche ad altre due partite del Napoli, quelle in trasferta con Cagliari e Chievo - furono trasmesse dalla procura di Napoli al procuratore della Figc, Stefano Palazzi. Non è escluso però che da Cremona possano arrivare elementi che diano nuovo impulso alle indagini.
Così come potrebbe subire un'accelerata l'altra inchiesta napoletana sul calcioscommesse, quella scaturita da una indagine sulle attività di riciclaggio del clan D'Alessandro di Castellammare di Stabia. I pm Pierpaolo Filippelli e Claudio Siragusa e il procuratore aggiunto Rosario Cantelmo al momento non hanno avanzato alcuna richiesta di atti ai colleghi di Cremona, ma nei prossimi giorni riprenderanno gli interrogatori, anche di nomi eccellenti. Il giro fu scoperto per caso nel corso delle intercettazioni che erano state disposte per far luce sugli affari del clan D'Alessandro.
È emerso che uomini vicini alla camorra avrebbero anche contattato calciatori per alterare risultati di partite, in particolare della Lega Pro. Tra i match finiti nel mirino degli investigatori vi in particolare Juve Stabia-Sorrento, del 5 aprile 2009. Ma l'attenzione si via via concentrata anche su incontri di campionati delle serie superiore e su tornei esteri, in Europa e in Sud America. A destare sospetti gli ingenti flussi di giocate e soprattutto una percentuale assai consistente di puntate effettuate nei secondi tempi e negli ultimi minuti delle partite.