Altre 20/04/2011 23:06

Tra sconfitte e debiti è una Roma senza pace

Si intensificano quindi le voci sull'allenatore giallorosso del nuovo corso. Montella sembrava non avere troppe chance di restare in sella prima - soprattutto per l'inesperienza -, a maggior ragione quindi se la stagione dovesse concludersi senza posto e senza Coppa. In pole position ci sono Carlo , e Roberto Mancini, avvantaggiati dal fatto di conoscere l'inglese grazie all'esperienza in Premier League. L'ex bandiera Carletto ha fatto sapere di avere già un piano per la prossima stagione, ma che non è ancora il momento di rivelarlo. Per Mancini, ex tecnico dell'Inter rivale della Roma nei primi anni post Calciopoli, c'è da battere a quanto pare la concorrenza della . Oltre che di panchina si parla di staff tecnico e resta in primo piano il nome di come direttore sportivo. Ha lavorato in passato anche per la Lazio, ma Claudio Lotito, scatenato nelle frecciate agli americani - «America me senti, one-two-three» alla Sordi è già un cult - non si stupirebbe certo di un passaggio sull'altra sponda, come ha detto oggi. Intanto tornano a galla alcune questioni riguardanti l'era Sensi: 60 milioni di contenzioso economico, tra ex giocatori, ex legali e perfino ex giardinieri che hanno intentato cause di lavoro all'As Roma.

Lo scrive 'La Repubblica' citando il rapporto dell'advisor che ha curato la vendita della società alla cordata statunitense. È normale che la situazione abbia preoccupato i nuovi proprietari, ma di più su quel versante non trapela. Tra chi ha un contenzioso aperto c'è l'ex Mario Brozzi, ora consigliere del centrodestra alla Regione Lazio. «Sono pronto a risolvere il mio contenzioso con la Roma parlandone con la nuova proprietà americana: non porto rancore, ma voglio mi sia restituita la dignità professionale», dice Brozzi, che sostiene di essere stato mandato via da un giorno all'altro. Situazione diversa per Bruno Conti, ex fuoriclasse giallorosso che avrebbe chiesto un prestito da 200 mila euro alla Roma, finora solo parzialmente restituito. «Mi sento diffamato - dice Conti - dal vedere pubblicato in quel contesto il mio nome, il mio ingaggio e la storia del prestito, una situazione normale in qualsiasi azienda: io alla Roma ho sempre dato tantissimo, e tutto quel che ho avuto me lo sono guadagnato. Valuterò se ci sono gli estremi di un'azione legale». A Trigoria e dintorni c'è sempre più bisogno che inizi il sogno americano.

(ANSA)