Altre 03/03/2011 18:15
Tancredi: "Baldini e Capello? Non ho mai parlato di Roma con loro. Doni? Condivido la scelta di Montella"
Il tuo pensiero su Doni e Julio sergio, alla luce delle scelte del neo tecnico giallorosso Montella?
Sono completamente d'accordo sul fatto che Montella abbia scelto il titolare e l'alternativa, è meglio che si chiarisca subito la situazione, perchè il ruolo del portiere è fondamentale e molto delicato. Montella ha fatto molto bene a scegliere anche se non bisogna dimenticare che J.Sergio ha fatto molto bene l'anno scorso, divenendo il titolare.
J.Sergio mi ricorda per l'esplosività soprattutto le tue caratteristiche peculiari?
Si è vero, per esplosività mi assomiglia molto, però è altrettanto vero che oggi il fattore tecnico deve essere legato al fattore fisico, la reattività è fondamentale e apparteniamo a due scuole diverse ovviamente visto che sono passati tanti anni da quanto giocavo io ad oggi. Io penso che per esempio J.Sergio ha nel DNA la reattività e magari Doni ha doti fisiche di un certo tipo e dovrebbe lavorare di più sull'agilità, negli spostamenti laterali, in modo tale che si avvanttaggi tutta la squadra, perchè con un portiere con questa altezza e forte tecnicamente, con l'aggiunta dell'agilità, si farebbe tombola.
In base a quello che sei riuscito a vedere dalla tv, forse si poteva lavorare meglio con questi portieri?
Io penso che ognuno abbia i propri metodi, anche perchè è nun mestiere in continua evoluzione, il gioco del calcio si è molto velocizzato anche per i portieri, una volta era diverso, oggi i tiri sono tutti in controtempo e il lavoro sulla reattivià è divenuto fondamentale. Bisogna vedere cosa vuole l'allenatore, se si preferisce uno bravo nelle uscite, o uno più bravo tra i pali con la difesa più bassa, dipende anche dallo stile di gioco della squadra. La comunicazione con il reparto arretrato deve essere sincronizzata e questo è un dato innegabile.
Come hai vissuto i momenti più importanti della tua carriera, quando stavi per subentrare a Paolo Conti e quando sentivi il fiato sul collo di Peruzzi?
Eh delle sensazioni completamente differenti, ovviamente la scelta è sempre dell'allenatore, oggi i secondi non ci sono più, non c'è più il giovane o l'anziano che viene a svernare. Bisogna avere due portieri di grande affidabilità, e un buon terzo, perchè le partite sono tante, come gli infortuni. Non basta più il secondo portiere della primavera come una volta.
Chi avete scelto come titolare della Nazionale Inglese ?
Ora abbiamo due ottimi portieri sia Hart del City di Mancini, sia Foster del Birmingham che sta facendo molto bene e domenica ha vinto contro l'Arsenal la Curling Cup.
E' vero che in Inghilterra si lavora meglio, con meno pressioni come dice Ancelotti e sul futuro di Baldini e Capello ?
Se lo sapessi anche sotto tortura non lo direi, comunque ultimamente non ne abbiamo parlato. Per quanto riguarda Carletto, sono contento per questi ultimi risultati positivi, perchè come abbiamo visto anche lì in Inghilterra, nonostante ci sia una minor pressione, se non vinci cominci ad avere grosse difficoltà, perchè i risultati sono ciò che ti condanna a tutte le latitudini. E' chiaro che anche li ci sono pressioni, come in tutti i principali campionati d'Europa.
Ti manca il campionato italiano?
Sto facendo delle esperienze straordinarie, grazie a Capello e Baldini, è chiaro che un sogno è di tornare a lavorare in Italia.
C'è qualche giovane emergente in Europa da consigliare magari alla Roma e una tua considerazione su Buffon?
Ho avuto la fortuna di lavorare con Buffon quando ero alla Juve, un grande portiere. Sugli emergenti ho un debole per Diego Lopez del Villareal, avendolo avuto nel Real, anche se non è più giovanissimo, è fortissimo vi assicuro.
Il valore di un preparatore è fondamentale, ricordo che tu hai reso quasi impermeabile la porta giallorossa, con Pelizzoli, nonostante non abbia poi fatto una grande carriera?
Io ho trovato grande disponibilità da parte di Pelizzoli quell'anno, e rivendico con grande orgoglio il mio ruolo nel settore giovanile per ben 7 anni, ne abbiamo tirati fuori tanti, Amelia, Curci, Campagnolo, Zotti.
Qual'è la più bella maglietta che hai indossato?
La più bella era quella grigia con il colletto rosso, ne avevo due versioni, di cui una in azzurrino che portavo a Genova nella gara in cui abbiamo vinto lo Scudetto e quella grigia consueta sempre dell'anno dello scudetto, che conservo gelosamente.
Un tuo saluto finale su Fabrizio Caroccia, in arte "Mortadella", visto che eri presente anche tu ai funerali qualche giorno fa?
Fabrizio era una persona splendida e rimarrà sempre nei nostri cuori, sono sicuro che da lassù ci continuerà a seguire e ci darà una mano.