RPS - Queste le parole di
 Flavio Insinna, tifoso giallorosso, dopo la vittoria nel derby di ieri pomeriggio:

"Il derby lo vinciamo quando non serve mai, potevamo farlo nostro in altre stagioni quando contava di più. Non capisco come mai questa squadra giochi bene una partita spegnendosi in quella successiva. Non credo sia colpa di Montella", ha proseguito Insinna, "persona che mi sta simpatica e allenatore in formazione che spero resti a

lungo sulla panchina giallorossa. Sono abbonato dal 1974 e ho collezionato molte delusioni e qualche soddisfazione: la partita di ieri va ad aggiungersi a questa collezione".



Parole al miele quelle che Insinna riserva al capitano giallorosso, Francesco Totti: " Ancora ricordo il suo esordio con Mazzone in panchina. Per lui sono contentissimo, è un grande giocatore. A De Rossi vogliamo ancora bene e continueremo a difenderlo e coccolarlo", ha poi aggiunto Insinna in risposta alle esternazioni del centrocampista giallorosso, "però non c'è bisogno di fare la vittima, le vere vittime sono i tifosi: cominciassero a vincere qualche partita in più, a sfruttare le occasioni a loro disposizione come quella dell'anno scorso con la Sampdoria. Perdere con i blucerchiati è stata una vera beffa, non era certo il Barcellona quello venuto all'Olimpico l'anno scorso. Ecco, o per colpa nostra o per i torti subiti, credo che ci manchino due o tre titoli che avremmo meritato di vincere".



Chiusura ancora affidata alla gioia post derby: "Evitiamo adesso di fare festa per diciotto giorni di fila, torniamo subito in campo per cercare di raggiungere il quarto posto, con una semifinale di Coppa Italia ancora da giocare c'è ancora la speranza di non vedere gettata via la nostra stagione. Siamo la città più bella del mondo, ci meriteremo o no una squadra che qualche volta ci fa fare qualche carosello intorno al Colosseo?"