Altre 15/01/2011 00:45
Legge stadi, Cochi: "A breve il testo della legge". Mezzaroma: "Darebbe una grande mano". Barbaro: "Non è necessaria per costruire stadi"
MASSIMO MEZZAROMA
*COME COSTRUTTORE, ANCORA PRIMA CHE COME PRESIDENTE, COME GIUDICA QUESTA LEGGE E SECONDO TE QUALI E QUANTI BENEFICI PUO PORTARE AL MONDO DELLO SPORT E IN PRIMIS AL MONDO DEL CALCIO?*
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*E' un momento di grande ripresa anche per le costruzioni. E' una legge che fissa alcuni principi molto interessanti, l'urbanistica deve ripartire dalle esigenze della gente. Oltre che per il calcio, questa legge sarebbe ancora più rivoluzionaria per il resto degli sport, sarebbe come riaccendere un motore, un processo virtuoso. Speriamo che venga fatta uscire presto, non risolverebbe tutto, ma almeno consentirebbe di mettersi a tavolino e di poter ragionare.*
*CON QUESTA LEGGE SI ANDRA PIU VERSO UNA RISTRUTTURAZIONE DI IMPIANTI GIA
ESISTENTI O VERSO LA COSTRUZIONE DI NUOVI IMPIANTI?*
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*Questa non è una legge solamente per gli stadi di calcio, ma relativa all'impiantistica di tutti gli sport. Sarebbe bello dotare Roma, così' come altre città, di impianti polifunzionali. Potrebbe essere l'incentivo giusto
per riportare la gente vicina al mondo dello sport. A Siena a breve, entro 3-4 mesi, ci saranno le elezioni e ci metteremo seduti col sindaco. Avere uno stadio cosi al centro è un grande plusvalore, dovremmo far coesistere due momenti di svago per la gente: relax e sport. Lo stadio è del 1920, con tribune smontabili, ha il fascino di essere incastonato, per noi rappresenta una gemma.*
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*VOGLIAMO CHIARIRE UNA VOLTA PER TUTTE CHE IL SUO RAMO DELLA FAMIGLIA MEZZAROMA NON HA NESSUN TIPO DI LEGAME E DI PARENTELA CON CLAUDIO LOTITO?*
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*Non esiste alcun legame. Claudio ha sposato una mia cugina, figlia di un fratello di mio padre: proveniamo, quindi, da due parrocchie diverse. Ci fu qualche problema con i tifosi della Lazio, è vero, ho avuto macchine
danneggiate, alcuni dipendenti sono stati presi di petto. Non concepisco quel tipo di reazione, anche se capisco l'esasperazione per un grande momento societario di difficoltà. Ho un cognome che difficilmente si scorda, ma sono figlio del Mezzaroma che salvò la Roma.*
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*LEI CONOSCE BENE I TERRENI SULLA TIBERINA SUI QUALI DA ANNI LOTITO PROVA A COSTRUIRE IL NUOVO STADIO. E IPOTIZZABILE LA COSTRUZIONE SU QUEI TERRENI DI UNO STADIO CON ANNESSI CENTRI COMMERCIALI E UN QUARTIERE DI UNITA DESTINATE A USO ABITATIVO O E SOLO UTOPIA?*
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*Per la situazione vincolistica attuale è un pezzo di territorio complicato, ma anche piuttosto vasto. Bisognerebbe approfondire la situazione relativa a tali vincoli ma anche valorizzarli. È certamente un pezzo non fruibile da tutti ma se potesse esserlo potrebbe essere un grande vantaggio per la città. Il principio di fondo deve essere quello di sedersi al tavolino per mettersi d'accordo, non quella di prevalere per forza l'uno
sull'altro. Mi immagino che pur mantenendo i vincoli, se esistesse davvero la volontà di fare una proposta seria, bilanciata, misurata, si potrebbe creare qualcosa di molto positivo.*
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*COSA RISPONDE A CHI SOSTIENE A ROMA CHE LIMPANTANAMENTO DEL PROGETTO STADI A ROMA E STATO CAUSATO DAL PROGETTO PRESENTATO DA ROSELLA SENSI?*
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*Assolutamente no, perchè per quanto possa essere stato veloce il progetto di presentare lo stadio, il problema di fondo non sia sullo stadio della Roma. L'impatto sul territorio di roma sarebbe un impatto difficile da gestire. Non sono io a dover dare giudizi su chi ha fatto saltare , sono convinto che qualsiasi proposta di milioni metri cubi in una città come Roma, che già e ha dovuti subire di brutti. *
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*E' PIÙ FACILE RAGGIUNGERE LA SERIE A COL SIENA O I PLAY OFF CON LA ROMA VOLLEY?*
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*Non si potrebbero avere tutte e due le cose? (ride, ndr).*
CLAUDIO BARBARO
ONOREVOLE BARBARO, NON LE SEMBRA ASSURDO CHE IN ITALIA SI DEBBA REGOLARE CON UNA LEGGE UN QUALCOSA CHE NEL RESTO DELLEUROPA ESISTE DA SEMPRE E CHE A ROMA ESISTEVA GIA NEGLI ANNI 30 QUANDO ROMA E LAZIO AVEVANO TESTACCIO E LA RONDINELLA COME STADI DI PROPRIETA?*
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E' un discorso abbastanza complesso. Non è esatto dire che per fare gli stadi serve una legge. Una legge potrebbe favorire gli investimenti legati alla costruzione o addirittura snellire le procedure e potrebbe essere
necessaria per eliminare norme troppo rigide che potrebbero ostacolare la costruzione stessa. Ma al momento nulla vieta che laddove si dovessero realizzare le condizioni politiche, urbanistiche e finanziarie, non si possa tirare su uno stadio. Esempi lampanti, in questo senso, sono quelli relativi alla Juventus, che ha quasi ultimato il nuovo stadio, o anche quello di Reggio Emilia, primo tentativo in Italia (ad inizio anni '90) di costruire uno stadio di proprietà in Italia. Lavorando su queste tematiche, poi, capita che a volte ci si incuriosisca di altre tematiche: sto facendo una ricerca comparata sulle altre legislazioni europee per capire l'influenza locale dei comuni sulla parte urbanistica. Mi è sembrato che in Italia ci sia una forte concentrazione del potere nelle mani degli enti locali e che, nel nostro paese, a parte il fatto che mancano risorse, esistono norme inadeguate che non consentono di dare vita a occasioni di sviluppo come gli stadi di proprietà, sempre legati ad aspetti urbanistici. Infatti, uno stadio, che di fatto viene costruito esclusivamente per fini sportivi, è condannato inevitabilmente a non produrre reddito sufficiente per rientrare dell'investimento effettuato.
ALESSANDRO COCHI
*QUESTA LEGGE FA DIVENTARE DI FATTO I COMUNI I SOGGETTI PRINCIPALI PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI IMPIANTI O PER LA RISTRUTTURAZIONE DI QUELLI ESISTENTI: SIETE PRONTI? *
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*Era un'idea del sindaco quella di approfondire il discorso degli stadi di proprietà. Sicuramente l'aspetto da rispettare dovrebbe essere quello relativo all'equilibrio tra eventuali cubature, non solo sportive. L'Inghilterra è arrivata 10 anni prima rispetto all'Italia, siamo in netto ritardo. Al momento attendiamo la decisione del Parlamento, sono certo che entro breve tempo arriverà il testo ufficiale e definitivo. Per fare uno o più stadi a Roma, però, bisogna che sia maggioranza che opposizione siano d'accordo, e con esse anche con tutti gli enti locali in questione.*
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*CASO-FLAMINIO. I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE SARANNO COMPLETAMENTE A CARICO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY?*
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*La ristrutturazione si. Il Flaminio diventerebbe così lo stadio del rugby italiano, anche se non bisogna dimenticare che lì esistono piscine e palestre di altre federazioni, oltre, naturalmente alla sede della polisportiva Lazio.*
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*DA AMMINISTRATORE E TIFOSO LAZIALE, NON CE UN PO DI RAMMARICO PER IL RIPETUTO RIFIUTO DA PARTE DI LOTITO DI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LIPOTESI-FLAMINIO?*
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*Il Flaminio ha quel modello e quel fascino inglese in cui mi rispecchio, che poco ha a che vedere con il calcio attuale, il quale ha tralasciato i vari aspetti romantici in favore del business. A me piace da tifoso, con dei lavori ad hoc credo possa trasformarsi in un vero e proprio gioiello. Avrebbe certamente una capienza famiglia Nervi e del quartiere circostante, avrebbe comunque poche parti commerciali da poter sfruttare. Devo ammettere, però, che mi sarebbe piaciuto vedere la Lazio giocare lì le sue partite ufficiali. Non sta a me
decidere, la proprietà ha fatto altri tipi di scelte. *
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*LOTITO HA MAI PRESENTATO UN PROGETTO CON ALLEGATO PIANO DI FATTIBILITà E CUBATURE, SPIEGANDO NEL DETTAGLIO QUANTO ERA DESTINATO ALLO STADIO E QUANTO ALLA COSTRUZIONE DI ATTIVITA COMMERCIALI E UNITA ABITATIVE?*
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*Su questo posso affermare che inizialmente ci furono diversi progetti. Ma sul presente vorrei ne parlassero il sindaco e l'assessore all'urbanistica. L'attenzione su un territorio come quello della Tiberina che ha numerosi
vincoli esiste da anni, la Lazio non ha mai nascosto di avere forti attenzioni per quel territorio: il progetto, per essere valido, dovrà essere presentato in maniera certosina e rispettando il rapporto tra cubatura dedicata allo stadio e quella per unità abitative e commerciali.*
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*IL COMUNE HA INDIVIDUATO PER LA LAZIO DELLE AREE ALTERNATIVE ALLA TIBERINA. E SE SI QUALI SONO?*
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*Ci sono due correnti di pensiero sul vincolo idrogeologico dei terreni sulla Tiberina: una che dice che si sarebbe superato tranquillamente, l'altra che sostiene il contrario. La proposta alternativa sarebbe dovuta
venire dalla proprietà, non dal Comune. Il nostro potrebbe essere solamente un consiglio. In tal senso c'è stato maggiore movimento per la Roma, si è parlato di tutto, si sono individuate zone come Tor di Valle o la Massimina. Per la Lazio si è fatto meno, perchè da parte della proprietà biancoceleste, c'è una forte volontà di raggiungere l'obiettivo Tiberina.