Altre 25/11/2010 20:27

Sandri, in attesa dell'autorizzazione ufficiale scoperta a Badia al Pino un'altra targa

 

 

C’erano decine di tifosi del Bayern Monaco (in trasferta a Roma per la ). Hanno affisso la targa nella notte del 24 Novembre. “Negare la targa a Gabriele è qualcosa di assolutamente disumano, è una vergogna”, dicono quelli del gruppo Schickeria, promotori dell’iniziativa. “La sua non è stata una morte accidentale. Gabriele è stato vittima di una violenza sproporzionata. Non abbiamo voluto accettare tutto questo. Con la nostra iniziativa abbiamo voluto rendere il nostro piccolo contributo affinché Gabriele potesse ricevere una targa e un ricordo degno della sua grave vicenda, e magari un po’ di attenzione in più per la sua storia di inaccettabile vergogna e violenza. Per questo abbiamo deciso di incidere una piccola targa commemorativa in metallo”. Tradotto nella nostra lingua, il culto del rispetto di un martire d’Europa d’età contemporanea. Alla faccia delle nostre figure all’italiana. Alla faccia di chi, prima, ha volutamente ignorato la civilissima richiesta di 25.000 firme di cittadini italiani e poi pensa di gettare in un labirinto burocratichese senza via d’uscita una stele per Gabbo che ancora deve essere affissa.

 

 

Adesso cosa succederà?

Qualcuno proverà a staccare la targa posta dai tifosi tedeschi?

Qualcun altro insorgerà? E perché mai?

Oppure arriveranno le autorizzazioni delle istituzioni italiane per poterne affiancare un’altra con scritto IN RICORDO DI GABRIELE SANDRI, CITTADINO ITALIANO?

O forse si dovrà cambiare la dicitura finale in “CITTADINO EUROPEO”?

Più passano i giorni e più si capisce che questa vicenda sta assumendo sembianze grottesche e che la volontà di memoria sorpassa anche i nostri confini nazionali.

Nella vita c’è sempre qualcosa da imparare. Soprattutto se un’azione è stata compiuta per chi la vita è stato costretto a lasciarla, non per volontà sua.

Mai più 11 Novembre. Nie wieder 11. November

(cuoritifosi.ormedilettura.com)

 

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