Altre 12/11/2010 19:01

Riise: "Possiamo entrare tra le prime otto in Champions. I tifosi? Vivono per la Roma"

 

 

John, tu che hai oltre 100 presenze nelle Coppe Europee e hai vinto già una , sei d’accordo col tuo compagno di difesa Burdisso che ha detto che la Roma ha il potenziale per essere tra le prime 10 squadre continentali?

«Concordo con Nicolas: credo che noi possiamo entrare tra le prime otto in CL, così come abbiamo le carte in regola per vincere lo Scudetto in Italia. Io mi sento fortunato a giocare in un club così ricco di giocatori importanti e di qualità. Il segreto tra il dire queste cose e raggiungerle è semplice: bisogna lavorare, lavorare, lavorare. Il calcio non è complicato: a mio parere, se ci si prepara al meglio e si ha una ottima squadra come la nostra, i risultati prima o poi arrivano per forza».

I media in questo travagliato avvio di stagione hanno parlato di tante cose, soprattutto di Ranieri e del suo feeling con la squadra. Tu che vivi lo spogliatoio e il campo, che rispondi?

«Io dico che se non si gioca bene è colpa di tutta la squadra e che il feeling tra noi e il Mister è lo stesso della passata stagione. Stiamo lavorando duro in settimana per uscire tutti insieme da questa falsa partenza stagionale».

Finora la Serie A ha riservato tantissime sorprese…

«Hai ragione, ma queste sono una conseguenza del fatto che il campionato italiano è molto difficile, c’è più equilibrio rispetto a altri tornei continentali. In Inghilterra, ad esempio, il football è potenza, forza fisica e i valori si vedono sin da subito, qui invece c’è molta più tecnica e c’è più imprevedibilità. Ogni incontro di A è difficile, a mio parere».

È per questo che molte big, oltre la Roma, hanno avuto difficoltà in avvio?

«Sì, quest’anno la lotta al vertice è ancora più agguerrita che negli anni scorsi, dove c’era solo l’Inter e la Roma a contenderle il trono. Per me ci sono almeno 5-6 squadre che possono ambire a vincere lo Scudetto».

Sei un idolo della gente qui, così come a Liverpool, ma sicuramente le modalità di espressione della passione dei fan tra Italia e Inghilterra è diversa: come la senti sulla tua pelle?

«In entrambi i casi le tifoserie sono molto calde, ma credo che quella romana sia ancora più appassionata. Lo si vede, come dici anche tu, nei modi di comunicartela: mentre in terra britannica il rapporto con fan è un po’ più distaccato, qui a Roma il supporter ti dice in faccia sempre quello che pensa, “face to face”… si vede proprio che la gente “vive” per questa squadra».