Obbiettivo continuità. Dopo gli ultimi risultati sento un’atmosfera troppo rilassata, in generale forse è solo una sensazione dall’esterno, ma spero che nello spogliatoio ci sia allerta e concentrazione perché non possono bastare due vittorie a stare tranquilli. La Roma con il Cluj ha dato segnali positivi prima dei cambi, ma ho notato qualche passo indietro nel secondo tempo per questo trovo ingiustificato questo calo di attenzione. La poca serenità di Ranieri all’inizio mi ha sorpreso, non capivo questo tipo di atteggiamento, come se volesse dirci qualcosa cercando di spiegare le sue preoccupazioni, poi rivelatesi veritiere. Erano preoccupazioni fondate e forse anche noi addetti ai lavori, colpiti ancora dalla grande stagione passata, ne abbiamo dato poco peso questa estate.

Questa squadra dà la sensazione che ci sia qualche equivoco tattico di troppo. Collegato al mercato estivo, l’arrivo di Adriano mi ha dato l’idea che non fosse proprio il soggetto prescelto da Ranieri per coprire quel ruolo lasciato scoperto da Toni. La conferma arriva da Borriello, che sta dimostrando si essere un grandissimo attaccante, nonostante si intasi sempre più un reparto già congestionato. Se si costruisce questa Roma per Totti, non va bene per Borriello e viceversa. Con Vucinic e Menez è ancora più difficile, ma è anche una bella scommessa pensare a tutta questa scelta lì davanti. Le soluzioni di convivenza tra tutti non sono semplici, ma resta comunque affascinante pensare a quante possibilità di soluzioni potrebbe creare questa squadra. La partita contro il Napoli mi preoccupa tanto, per assurdo quella con l’Inter mi spaventava meno. Con i nerazzurri, visto anche il momento, una sconfitta ci poteva stare, ma adesso si dà per scontato che la Roma abbia superato ogni tipo di problema. Con una difesa che prende ancora tanti gol quel potenziale offensivo del Napoli fa paura. Cavani è senza dubbio il miglior acquisto del campionato, un’operazione che mi ha sorpreso più di quella di Ibra al Milan. Un’acquisto da intenditori. Mi conforta il rientro di Riise, con il norvegese la Roma cambia, trasmette sicuramente più tranquillità e personalità a tutta la difesa. Per dirla tutta domani un pareggio potrebbe anche andare bene.

Sarà un momento delicato non solo per la squadra, dove qualche enigma verrà comunque definitivamente sciolto. Il più intricato forse è quello societario, dove mi sembra che le cose vadano un po’ troppo a rilento. I tempi sono lunghi, non vedo fretta da parte della famiglia Sensi nè tantomeno dalla banca e questo mi fa pensare che non ci siano offerte così clamorose sul tavolo. In tutto questo c’è ancora il contratto di Ranieri da fare e penso che l’allenatore di S.Saba voglia cercare di capire quale sia il futuro di questa squadra prima di intraprendere un prolungamento che in questo momento non sembra così scontato.

Francesca Ferrazza - La Repubblica