Anche in Italia il calcio è un affare per ricchi: dal Milan di Silvio Berlusconi all'Inter di Massimo Moratti, fino alla Juventus di proprietà della famiglia Agnelli. Ma è l'Inghilterra (e quindi il calcio inglese) il tavolo di gioco preferito dei «Paperon dè Paperoni».

In principio fu Roman Abramovich: nel 2003 il giovane magnate russo acquista il Chelsea per una cifra pari a 60 milioni di sterline: da allora, a suon di sterline porta il club londinese ai vertici del calcio europeo. A fare concorrenza ad Abramovich c'è lo sceicco di Abu Dhabi, Mansour bin Zayed al-Nahyan (un patrimonio personale di mille miliardi di dollari), proprietario del Manchester City che vuole diventare protagonista assoluto del mondo del calcio. Mansour quest'estate ha speso circa 200 milioni di euro per rinforzare la rosa della squadra di Mancini, portando alla sua 'cortè gente come Balotelli, Milner, Tour‚, Silva, Boateng e Kolarov. C'è poi il Fulham che è di proprietà del miliardario di origine egiziana Mohamed Al Fayed (proprietario fino a maggio scorso fa dei magazzini Harrods di Londra e padre di Dody Al Fayed, compagno della principessa Diana morto con lei nell'incidente nel tunnel dell'Alma a Parigi). E che dire di Malcom Glazer, l'imprenditore statunitense di origine lituane proprietario del Manchester United dal 2005 e dei Tampa Bay Bucaneers, squadra della Nfl statunitense. C'è poi lo Zenit San Pietroburgo allenato da Luciano Spalletti. Il club figura tra i beni del colosso russo del gas Gazprom. In Spagna, non si è ancora spenta l'eco della campagna acquisti «galactica» del presidente del Real Madrid Florentino Perez - professione imprenditore - che lo scorso anno ha speso 246,5 milioni di euro, record stagionale nel calciomercato mondiale.

La Roma sembra ora appetita da più di un miliardario. Oltre all'interesse di Fedun (già proprietario dello Spartak Mosca), fino ad ora sono state diverse le manifestazioni d'interesse per la società giallorossa. Da quella del fondo Classidra, al fianco dell'imprenditore farmaceutico Francesco Angelini, a quella del fondo di Abu Dhabi Aabar (già azionista di UniCredit). Interessati al club di Totti e compagni sarebbero anche il magnate egiziano Naguib Sawiris proprietario di Wind e altri investitori esteri che sarebbero entrati in contatto con la sede londinese di Rothschild. I tifosi della Roma sono in trepida attesa: dopo la delusione del 2004 (Kerimov e la Nafta Moskva) e del 2009 (Prokhorov e il gruppo Oneksim) sperano che la pista russa, se solida, non trovi anche questa volta una via di fuga.

(ansa)