L'importante è che tutti facciano squadra, come ha detto anche Cassano», dice Abete a Radio Anch'io Sport. «Sapevamo, anche prima dei Mondiali, che sarebbe servito un profondo rinnovamento e sappiamo quanto sia difficile fare risultato. Bisogna stare vicini alla Nazionale. Vediamo del resto cosa succede in Francia, dove il pubblico segue in massa la Nazionale in un momento di difficoltà. Quando ci si incarta in risultati negativi, la situazione può diventare difficile. I ragazzi sono stati bravi in Estonia», aggiunge. «Ci sono ancora difficoltà in difesa, si subiscono gol su palla inattiva. Dobbiamo rimanere quello che siamo sempre stati: una grande squadra con una solida difesa», osserva concedendosi una parentesi tecnica.

Nel corso del suo intervento il presidente Abete si è soffermato anche sul  nodo relativo al rinnovo del contratto collettivo per evitare il rischio di un clamoroso sciopero dei calciatori. «La federazione sta seguendo con grande attenzione la situazione. Il 13 avremo un incontro con la Lega e con l'Associazione calciatori -dice il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete a Radio Anch'io Sport-. Questa situazione non può permanere a lungo perchè potrebbe portare a situazioni che nessuno di noi vuol vedere. Se l'incontro del 13 non dovesse essere risolutivo, dovremmo aumentare il ritmo del confronto, perchè non è ipotizzabile che questa situazione permanga per un lungo lasso di tempo». Abete aggiunge inoltre che «c'è stata da parte dell'Alta Corte di Giustizia la valutazione per cui il contratto non è più operante, quindi il vecchio contratto non è prorogato. Siamo in assenza di contratto e quindi dobbiamo accelerare».