Altre 25/08/2010 19:45
Tessera del tifoso, Amendola: "E' inutile e ci discrimina"
![](https://m.laroma24.it/IMG/VIP/BIG-Amendola urla LR24 mancini 23_02_2010.jpg)
Secondo l'attore, «forse non si vuole imporre la mano dura perchè sarebbe impopolare. Sono garantista da sempre - prosegue -, ma ci vuole una prima fase repressiva seria, mirata, che non colpisca nel mucchio, come hanno fatto in Inghilterra». Il modello inglese, che torna come un miraggio in ogni discorso sull'Italia. Il punto è colpire chi provoca gli incidenti, «che accadono sempre fuori dello stadio, ormai», osserva Amendola, senza discriminare i gruppi organizzati. «Capisco la filosofia di chi rifiuta la tessera - dice -, anche se facendo l'abbonamento vieni comunque in qualche modo 'schedatò». Per anni in curva Sud da ragazzo, ultrà tra gli ultrà, Amendola ormai da tempo siede nel settore vip dell'Olimpico, «per non essere travolto dalle richieste di autografo o dagli insulti», ma anche lui incontra difficoltà. «Adesso devo tornare di corsa a Roma per fare la tessera del tifoso e abbonarmi - racconta dal luogo di villeggiatura -, altrimenti sabato sera con mio figlio di 11 anni non potremo vedere la prima di campionato» dei giallorossi contro il Cesena. L'attore ha un'idea precisa sul ruolo dei giocatori. «Le denunce pubbliche contro le violenze non possono permettersi di farle - sostiene -, ma devono comportarsi bene, senza simulazioni, gioco sporco, aggressioni verbali all'arbitro e furbizie. In campo hanno responsabilità enormi». Vent'anni dopo quel film, Amendola si sforza ancora di capire e di difendere gli ultrà, quelli veri, chi segue la propria squadra ovunque vada. «I gruppi organizzati sono stati vessati per anni - dice - paragonati a chi commette crimini. Bisogna trovare un limite, ma non sono sempre gli ultrà a superarlo».