Altre 25/08/2010 17:45
Di Biagio: "La Roma ha ancora qualcosa in più. Adriano fondamentale anche al 50%"
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Siamo alla vigilia di una stagione importante, cosa ti aspetti? Sarà ancora una corsa a
due tra Roma e Inter o ci saranno sorprese?
Milan e Juventus sono cresciute rispetto allo scorso anno, è stato leggermente limato il gap che le separa da Roma e Inter che hanno ancora qualcosa in più.
Tu che hai avuto l'occasione di giocarci insieme, cosa ti aspetti da Adriano alla Roma?
E' difficile giudicare dalla prima partita stagionale. Ad ogni modo Adriano, anche solo al 50% , è in grado di fare la differenza. Nel momento in cui ritroverà una condizione fisica sufficiente potrà dare molto alla squadra se tutti i giocatori si metteranno a sua disposizione.
Come lo faresti giocare avendo anche Francesco Totti in campo?
E' difficile, Vucinic potrebbe arretrare facendo il centrocampista di spinta. Bisogna considerare che la Roma sarà impegnata in due competizioni importanti; la gestione del gruppo da parte dell'allenatore sarà dunque determinante.
Ci sarà la possibilità di vedere contemporaneamente in campo Totti, Vucinic, Adriano e Menez?
Tutto si può fare, dipende dalla testa dei ragazzi, è importante la predisposizione al sacrificio per averli tutti e quattro in campo. Ranieri saprà cosa fare.
Tra le quattro grandi l'unica ad aver mantenuto lo stesso tecnico della passata stagione è la Roma con Ranieri. Può essere un vantaggio?
Si, sicuramente può esserlo. Certo, bissare gli 80 punti conquistati lo scorso anno sarà difficile ma auguro alla Roma di farcela.
Ibrahimovic potrebbe arrivare al Milan formando un tridente d'eccezione con Pato e Ronaldinho: il suo arrivo quanto sposterebbe gli equilibri del campionato?
Moltissimo, probabilmente se Pato non si fosse fatto male lo scorso anno il Milan avrebbe potuto arrivare più in alto, magari vincendo anche lo scudetto. .
Che effetto ti fa rivedere Zeman in panchina, in particolare su quella del Foggia?
Sicuramente un bell'effetto, anche se un po' malinconico. Ho bellissimi ricordi con il Mister Zeman e con il Foggia. Vederlo in quella che era la Serie C non fa piacere. Spero che facciano un doppio salto così da vederli in Serie A due anni.
Pizarro e De Rossi si sono dimostrati ancora una volta giocatori indispensabili per la Roma...
Lo scorso anno abbiamo visto il miglior Pizarro da quando è alla Roma; De Rossi, nonostante alcuni ne criticano le prestazioni, è un giocatore fondamentale, che si è dimostrato decisivo in tante situazioni all'apparenza irrecuperabili. Per un giocatore del suo tipo è difficile essere sempre al 100%.
Ai Mondiali abbiamo potuto vedere ancora una volta che uno dei problemi maggiori degli Azzurri è la mancanza di centrocampisti, in prospettiva, di livello. Cosa si può fare?
Attualmente possiamo puntare ancora su Pirlo, un giocatore che ci invidiano tutti. Bisognerebbe aver pazienza per far crescere i giovani anche a centrocampo. Gli allenatori devono avere il coraggio di schierarli nelle partite importanti come avviene in altri campionati. Spesso non siamo, mi ci metto dentro anche io, capaci di aspettare. Un esempio è il Manchester United, quando prese Rooney e Cristiano Ronaldo, entrambi giovanissimi, tornarono a vincere solo dopo due anni dal loro acquisto, senza che nessuno si lamentasse. Una volta ?esplosi? non dovettero più tornare sul mercato per diverse stagioni. E' un fatto di mentalità collettiva, dai tifosi agli addetti ai lavori. In Italia siamo molto passionali e impazienti.
Zeman, nelle ultime dichiarazioni, ha definito Totti eclettico, Del Piero non indispensabile e Cassano mai decisivo, sei d'accordo?
In parte si, Totti è sempre decisivo, Cassano meno. Anche Del Piero lo è stato, con il suo modo di giocare, facendo grandi cose.
Zeman ha parlato anche di Mourinho, dicendo che pur vincendo ha giocato l'anticalcio...
Bisogna precisare, quando si allenano squadre di quel calibro non basta essere un bravo allenatore ma anche un buon gestore, riuscendo a tenere tante corde attaccate tra loro. Insegnare calcio a quel livello è quasi impossibile. In ogni caso i risultati ottenuti danno a Mourinho il giusto valore, se non avesse vinto la Champions League però tanti che ora lo celebrano lo avrebbero giudicato diversamente.
(radioies)