Il 'numero 10' non ha rilasciato alcuna dichiarazione prima di accedere all'interno dello stabile.

Alle 13.20 è arrivato anche Vito Scala, raggiungendo all’interno della sede il direttore sportivo Daniele Pradè.

Alle 14.15 i dirigenti e Totti escono dalla Federcalcio, i primi dall'uscita principale, il calciatore da una secondaria. La società fa sapere che "al di là della parte tecnica che punta alla riduzione della squalifica di un turno, il ricorso presentato dalla Roma per il caso Totti ha soprattutto un valore simbolico. Il gesto di Francesco - continuano i dirigenti - resta deprecabile, come lui stesso ha riconosciuto anche oggi ma pur sempre di campo. Avevamo pensato anche di non fare ricorso per le quattro giornate di squalifica, ma dopo tutto quello che è successo, con il linciaggio mediatico nei confronti di Totti, abbiamo cambiato idea. Non potevamo accettare soprattutto che Francesco passasse per razzista»

L’avvocato Conte, lasciando la Federcalcio, ha detto ai cronisti: “Francesco è stato bravissimo, si è difeso come un bravo avvocato”

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