Altre 22/05/2010 13:42

Squalifica Totti, avv. Conte: "Ricorso simbolico, per essere vicini al Capitano"

Queste le sue parole: "Il ricorso è simbolico ed allo stesso tempo di natura tecnica, chiedendo la riduzione di una giornata e la commutazione di questa giornata in multa. In senso astratto si poteva chiedere. Il gesto di Francesco ha avuto una risonanza incredibile, con affermazioni ignobili da parte di personaggi come il procuratore di Balotelli, l'ultima persona che può dare lezioni di etica. Pur consapevoli della difficoltà abbiamo voluto fare un ricorso che riuscisse a difendere e la società. Il fatto è censurabile, si è scusato, un fatto fine a se stesso nel campo di gioco. Il codice di giustizia sportiva prevede per condotta violenta e la terza per le aggravanti. La quarta è data per la reiterazione, noi credevamo che, anche per le provocazioni, si potesse arrivare ad una sentenza più attenuata. Le accuse di razzismo hanno portato la società ad essere vicino al giocatore. Le dichiarazioni di Napolitano? Il gesto è censurabile, si è scusato. Abbiamo il massimo rispetto per il nostro Presidente, se arriva una critica da lui è giusto inchinarsi ad essa. Critiche da personaggi che non hanno nulla a che vedere con questa cosa, che tirano in ballo argomenti lontani anni luce da un ragazzo straordinario in campo e fuori, rappresentano un fatto deplorevole. L'eventuale deferimento di Mourinho? Il discorso è molto chiaro: la sanzione di Francesco è legato all'interpretazione del codice di giustizia sportiva, è giusto e ne abbiamo preso atto. Noi ci aspettiamo che, in occasione del deferimento di Mourinho ed anche per i comportamenti di Chivu, si applichi lo stesso codice di giustizia sportiva. E aggiungo che i due hanno fatto delle cose fuori dal campo, senza trance agonistica e privi della tensione sportiva. Sono comportamenti che, in astratto, potrebbero istigare alla violenza. Sono sicuro che il codice che è stato utilizzato per la sentenza a , sarà applicato anche per il giudizio su Chivu e Mourinho. Ripeto che il nostro è stato un chiaro gesto per essere vicini al patrimonio più grande della Roma contro una gogna mediatica distorta."