Altre 14/05/2010 16:32

Mazzone presenta la sua biografia 'Una vita in campo' con dedica di Totti

Primo fra tutti , che dedica al suo primo allenatore in giallorosso la prefazione: due pagine in cui la gratitudine e l'affetto del capitano romanista si fondono in una vera elegia per Mazzone. «Per me è stato qualcosa di più di un allenatore. È stato quasi un secondo padre perchè mi ha insegnato tanto, in campo e fuori», scrive , che ricorda la pressione della stampa ai suoi esordi e l'ala protettiva che Mazzone spiegò su di lui. «Era il 27 febbraio del 1994, in una partita di Coppa Italia contro la Sampdoria. Indimenticabile quello che accadde il giorno prima a Trigoria - ricorda -. C'erano i giornalisti in sala stampa che mi circondavano, quando all'improvviso entrò Mazzone e disse a voce alta: 'A regazzì vatte a fà la doccia, che cò loro ce parlo iò».

E Mazzone, a quel biondino che aveva fatto innamorare subito la Roma sponda giallorossa, dedica ampio spazio nella sua autobiografia: le telefonate con mamma Fiorella, fino a quella in cui a vietò di andare alla Samp. Ma sono tante le stelle di cui l'allenatore trasteverino ricorda aneddoti e curiosità: a lui si deve la seconda vita di Roberto Baggio a Brescia («Mai un litigio, mai una discussione, mai una parola fuori posto. Era un amico che mi faceva vincere la domenica», dice dell'ex codino), ma anche il legame profondo con Pep Guardiola, quello che sarebbe diventato il vincente allenatore del .

E poi c'è il capitolo della partita infinita: «14 maggio 2000. Ore 15, stadio Renato Curi, Perugia-. Arbitro: Pierluigi Collina»: Mazzone in panchina con gli umbri, la gara sotto il diluvio che fece perdere lo scudetto ai bianconeri guidati da un altro Carlo 'romanista', , a cui Mazzone rivolge in quell'occasione parole di affetto: «Carlo, che Dio ti aiuti e che ti possa dare in futuro tutte le soddisfazioni che meriti, come allenatore e come persona».