Quanto è importante la partita di domani?

"Non credo che sarà decisiva , anche in caso di successo della Roma, l'Inter resterebbe la grande favorita per la vittoria dello scudetto. Al momento le mie percentuali per la vittoria finale sono Inter 50%, Roma 30% e Milan 20%, e credo che rimarranno così anche dopo la partita di domani".

Chi potrebbero essere, a suo avviso, gli uomini partita del match dell'Olimpico, da una parte e dall'altra?

"Per quanto riguarda i giallorossi, direi Vucinic, per l'Inter invece Pandev. Sentirà aria di derby e per lui potrebbe essere una sfida speciale".

E' rimasto sorpreso dagli ottimi risultati che Claudio Ranieri sta ottenendo sulla panchina della Roma?

"Ranieri non mi ha sopreso affatto. La Roma aveva bisogno di cambiare e Ranieri è stato l'uomo giusto al momento giusto. I calciatori in genere hanno bisogno o di un tipo alla Mourinho, che unisce il gruppo facendo blocco contro ciò che aavviene all'esterno, oppure di uno come Ranieri, che fa e dice cose di buon senso e che sa avere buoni rapporti con tutto l'ambiente. E la Roma aveva bisogno di un personaggio così".

Sulla sponda nerazzurra, invece, prosegue il silenzio di Mourinho. Crede che, a questo punto, possa durare fino al termine della stagione, almeno in campionato?

"Premesso che non sono d'accordo sul silenzio stampa di Mourinho, non penso che andrà avanti fino alla fine del campionato. In ogni caso, a parte questo aspetto, ultimamente ho rivalutato Mourinho per molti altri aspetti, specie quando accusa il mondo del calcio italiano di essere un po' omertoso. Lì ha ragione".

Ripensando ai suoi Roma-Inter, che ricordi ha?

"Mah, con la Roma ho giocato contro l'Inter dei record di Trapattoni e non ho dei bei ricordi... Giocare contro gente come Matthaeus, Serena, Diaz non era facile. Delle gare giocate in maglia nerazzurra, invece, mi ricordo che spesso erano incontri con tanti gol. Era una caratteristica dei Roma-Inter di quel periodo".