Altre 30/11/2009 14:29

Perrotta: "L'obiettivo è la Champions, il derby si vince con la testa"

Una bella rimonta quella di ieri?

“Sì e non è la prima volta. Ci piacerebbe ogni tanto anche andare e finire in vantaggio, ma vincere così dà più soddisfazione”.

Quando sarà terminata la rimonta generale della Roma, qual è il vostro obiettivo?

“L’obiettivo minimo è la zona , la strada è lunga. È vero che sono solo tre punti di distacco ma ci sono diverse squadre e serve continuità. Da qui a Natale sarà importante fare bene”

Perrotta ha avuto un secondo momento di rivalsa, anche in passato avevi passato momenti difficili ed ora hai di nuovo riconquistato tutti, difenderai il titolo Mondiale in estate?

“Me lo auguro, ma non è il mio assillo. Voglio fare bene con la Roma e dare una mano alla squadra. Dobbiamo per forza arrivare in . Personalmente poi Lippi tirerà le somme, ci sono tanti giocatori bravi che ambiscono al SudAfrica e lui dovrà sceglierne solo 23 purtroppo”

Quali erano i motivi per cui con Spalletti ad inizio anno non funzionavate?

“Motivi veri e proprio non c’erano. Nelle prima giornate abbiamo perso ma ci siamo comportati bene: sia a Genova che con la . Abbiamo preso atto della decisone del mister. Con Ranieri è cambiato il modo di intendere il calcio e all’inizio, cambiando tutto, c’è stato un po’ di casino. Ora abbiamo trovato giocatori importanti e la compattezza”

Nella Roma che ha cambiato pelle, quello che più si è sacrificato in ruoli non suoi è stato lei, quanto si soffre e ci si sacrifica, esponendosi magari a brutte figure mentre in un ruolo più consono il rendimento è migliore?

“Non la metto sotto questo punto di vista. Professionalmente ti metti a disposizione in ciò che vuole l’allenatore. Ogni giocatore ha un suo ruolo è normale. Comunque sia a sinistra che dietro Francesco più o meno i miei compiti erano gli stessi. A destra il mio incarico era un attimino più difensivo. Per concludere non mi crea nessun tipo di problema, certo giocare dove ho giocato ieri è meglio”.

Andando controcorrente, la Roma non sta invecchiando su se stessa. Quanto c’è di vero? Menez unica novità rispetto agli anni passati, lei tornato nel suo vecchio ruolo.

“Non vedo dove è il problema se le cose funzionano lo stesso”

Se non ti rinnovi non migliori

“Quello è vero, ma c’è una società che fa delle scelte, noi andiamo in campo e facciamo quello che sappiamo fare, ieri le cose positive si sono viste. Poi non sono granchè d’accordo, con Spalletti giocavano due esterni puri come Taddei e Mancini, ora non lo sono Menez e Vucinic. Non è propriamente vero ciò che dice”

Ha detto che Ranieri ha cambiato tutto, le tre cose più importanti che ha cambiato Ranieri rispetto a Spalletti?

“Ho detto che il modo di giocare è totalmente diverso. All’inizio anzi, il mister è stato intelligente impostando la squadra come Spalletti. Tre spunti diversi sono difficili da trovare, lui cura più l’aspetto difensivo, è attento ai minimi particolari ma restano due grandi allenatori”

Prima hai parlato della società e tu sei uno che dice sempre quello che pensa. Ci sono sempre più tifosi che non condividono l’attuale gestione, avete la sensazione di avere le spalle coperte, con una gestione solida o pensi stia arrivando un momento decisionale e attendete novità?

“La prima ipotesi. Sentiamo che la famglia Sensi resterà per tanto tempo, quando si prende un dirigente nuovo è un segnale in tal senso. All’interno dello spogliatoi non si sente una crisi di gestione. Noi pensiamo solo a lavorare in campo, la squadra non risente delle vicende societarie”

Questa è la settimana del derby, come arriva la Roma?

“Allo stesso modo della Lazio, il derby è partita particolare e entrano in ballo altre situazioni. Ci sono anni in cui siamo arrivati meglio e loro hanno vinto tre a zero e viceversa. Servirà grande esperienza”.

L’anno scorso è esemplare in tal senso. L’impressione, però, è che le difficoltà della Lazio siano oggettive, che idea ti sei fatto della Lazio e delle loro difficoltà tecniche?

“Sulla carta non c’è paragone tra noi e loro, ma va considerato che è la testa che fa vincere queste partite, se non hai esperienza le gambe ti tremano”

L’emozione sarà componente prevalente superiore allo stato di crisi.

“Sì perchè poi una vittoria sistema tutto, se sono tutti in bilico quale migliore occasione del derby per tirarsi su? Speriamo no ovviamente”

Quale è la rivale della Roma per il quarto posto, la ?

“Ci sono diverse squadre che giocano bene, anche il . Poi non credo che le prime tre siano sicure. Il Milan ha giocato con di noi e non mi è parso così forte, la attraversa un periodo difficile. Se noi riusciremo ad approfittare delle mancanze altrui ci toglieremo qualche soddisfazione”

Come ti spieghi che non vi eravate accorti di Julio Sergio?

“Ha detto bene mister, quello del è un ruolo delicato. Julio è stato bravo ma tutti e quattro i nostri sono ottimi portieri. Doni negli allenamenti fa vedere che sta bene, gioca Julio perché sta facendo molto bene ed è giusto così”

Hai rinnovato di recente e in molti hanno giudicato il tuo contratto oneroso. È stato un riconoscimento per questi anni o come ha convinto la Roma di poter essere ancora importante a questi livelli e a queste cifre?

“Non voglio rispondere a questa domanda, non mi interessa ciò che si dice in giro. Si dice anche dei cinque anni di e poi ci fa vincere le partite. Ciò che si dice sul mio conto non mi interessa”

Come giudichi la tua avventura romana sinora?

“Positiva, mi ha fatto vincere abbastanza e mi ha permesso di conquistare un Mondiale. Vestire quesa maglia è qualcosa di bellissimo”

Cosa pensa del momento di , un tempo intoccabile e ora messo sul banco degli imputati anche per il contratto? E quanto perde in percentuale la Roma senza di lui?

“La percentuale non si può fare, Checco è un giocatore dalle qualità calcistiche rare. Se non ci fosse stato lui col Bari forse non avremmo vinto. Per quanto riguarda il contratto non ho parlato del mio, figuriamo degli altri. Non si parla di riconoscenza ma di cose effettive, Francesco sta giocando bene ed è simbolo e non si deve toccare”

A chi va il grazie per la tua carriera romana?

“Alla famiglia Sensi che mi ha dato possibilità di venire qui”

Cosa vi ha dato la forza di riemergere e di non affondare?

“La consapevolezza di essere una squadra forte, periodi bui ci sono per tutti ma dentro di noi sappiamo di essere di una certa caratura”

Baptista è recuperabile a discreti livelli?

“Per me è una grande giocatore, io la vedo diversamente da voi giornalisti. Quando è stato impiegato ha fatto il suo e le qualità calcistiche non si discutono”

Il modulo col tridente più te è temporaneo e possibile solo contro le piccole?

“È un discorso da girare la mister. Ci sono giocatori con caratteristiche offensive ma che se difendono come ora non c’è problema”

Che fioretto faresti per vincere il derby?

“Non lo so. Per scaramanzia e perché poi non credo a queste cose”