Queste le sue parole: “Non parlo perché non c’è niente da dire in questo momento. Sono semplicemente nella mia casa di Parma, ben lontano da Roma, intento a sistemare la mia collezione di quadri di arte contemporanea”.

Riguardo poi al ruolo che gli sarebbe stato paventato, non di Direttore Generale, ma di consulente all’inglese, l'allenatore parmense ha aggiunto: “Non ho bisogno di patacche, di onoreficenze, di etichette da mettere sulla maglia quando lavoro. Nella mia vita mi sono sempre occupato di due cose: vincere e creare progetti vincenti. Quindi, tutto il resto non mi interessa. Sono abituato a lavorare in squadra. Se qualcuno penserà di prendermi è semplicemente perché queste caratteristiche fanno parte del mio modo di lavorare. I nomi, le sigle contano poco secondo me”.

Montali infine ha tenuto a precisare che "quanto attribuitomi nei giorni scorsi - attraverso virgolettato - non corrisponde ad alcuna mia reale dichiarazione".