Altre 18/10/2009 15:04
Antitrust, nel mirino anche i diritti tv della serie B
L'Antitrust comunque già nell'avviare l'istruttoria sui 'pacchettì predisposti per i campionati di Serie A 2010-2011 e 2011-2012 aveva avanzato dubbi sull'operato della Lega Calcio. Secondo l'Autorità le modalità di formazione dei 'pacchettì scelte dalla Lega Calcio potrebbero risultare in contrasto con i principi posti a tutela della concorrenza: i 'pacchettì, così come formati, appaiono ritagliati 'su misurà dei principali operatori di pay tv, con l'effetto di non garantire lo svolgimento di una procedura effettivamente competitiva e di ostacolare l'ingresso e la crescita di altri soggetti. Sempre secondo l'Autorità guidata da Catricalà la Lega Calcio «sembrerebbe aver preferito determinare le condizioni per una minore competizione tra gli operatori della pay tv nello sfruttamento dei diritti, per assicurarsi gli introiti attesi, limitando l'incertezza legata al risultato della gara. Il minore grado di concorrenza tra gli operatori della pay tv che ne potrebbe derivare può evidentemente avere effetti negativi sui consumatori, che potrebbero dover pagare prezzi più alti a fronte di una inferiore varietà e qualità dell'offerta». Il potenziale effetto distorsivo della concorrenza derivante dalle modalità di formazione dei pacchetti prescelte era peraltro già stato evidenziato dall'Autorità nel provvedimento di approvazione delle linee guida adottato il 1° luglio 2009, con il quale chiedeva alla Lega la definizione di più pacchetti nell'ambito di ciascuna piattaforma, proprio per promuovere la massima partecipazione possibile alle procedure competitive e l'ingresso di nuovi operatori, nonchè lo sviluppo di una concorrenza infra-piattaforma.