Altre 14/10/2009 18:05

Andrea Baldini: "Due pesi e due misure con me e Cannavaro"

«Provo rammarico nel constatare che si fanno due pesi e due misure a seconda dello sport, di quanto un mondo sia più o meno importante o abbia un giro economico più o meno alto». Lo schermitore saltò le Olimpiadi di Pechino per la positività al furosemide, un diuretico. Ad aprile di quest'anno, il tribunale della federscherma internazionale (Fie) gli ha inflitto una di soli 6 mesi riconoscendo come responsabile della sua positività «una terza parte sconosciuta». Lo schermidore di Livorno è tornato in pedana «a suonarle un pò a tutti» e ai Mondiali si è preso la rivincita conquistando due ori nel fioretto individuale e a squadre. I trionfi sulla pedana di Antalya non hanno cancellato la rabbia per «quella brutta storia» che nell'estate del 2008 lo privò del sogno olimpico. «Mi fa piacere che nel caso di Cannavaro si sia usato buonsenso e non sia calata una mannaia su di lui», sottolinea Baldini. «Magari a volte la giustizia prende delle 'scorciatoiè, ma ripeto: è giusto che Cannavaro possa tornare a giocare e che prima di affossare qualcuno si valuti con attenzione se una persona è colpevole o meno. E nel caso di Cannavaro -aggiunge- mi sembrava palese che non lo fosse».