«Non siamo assolutamente rassicurati dalla vaghezza dei propositi, anche di tutela ambientale - continua Marco Ciarafoni - che accompagnano la proposta del nuovo stadio. Appare infatti come fatto predominante l'idea di un grande business che sullo sfondo lascia l'impianto sportivo e rischia di mettere, invece, in primo piano una possibile speculazione edilizia e commerciale, per di più localizzata in aree non sottoposte, oggi, a previsioni edificatorie». «Da Alemanno e da Marrazzo ci saremmo aspettati, per il loro ruolo di garanti degli interessi collettivi - conclude l'esponente Ecodem -, un atteggiamento più prudente e meno impegnativo. Non vorremo che dalla scelta sulla localizzazione del nuovo stadio partisse un grave attacco al Piano regolatore della città di Roma e alle scelte a suo tempo compiute a salvaguardia dell'ambiente e contro l'uso indiscriminato del territorio».