Altre 01/09/2009 23:16
Addio a Spalletti, Ranieri corona un sogno
ANSA - Per uno, Spalletti, è il giorno dell'addio, per l'altro, quel Ranieri (che domani firmerà un contratto biennale) romano e romanista, «è il coronamento di un sogno». In casa della Roma è una giornata a facce contrapposte. Da un lato c'è l'amarezza di chi lascia, fra mille ringraziamenti (in primis quello di Francesco Totti, «grazie per quello che hai fatto per la Roma e per me. Volevo chiudere la carriera con te»), ma anche con la consapevolezza che «qualsiasi collega al posto mio avrebbe fatto lo stesso» e con il rammarico di quello scudetto 2008 sfumato nell'ultima mezz'ora del campionato. Dall'altra c'è la gioia di chi arriva, ovvero Ranieri: grazie al lavoro del suo avvocato Mattia Grassani, alla fine è riuscito a trovare l'accordo con la famiglia Sensi. A tenere tutto fermo per qualche ora è stato il nodo, poi sciolto, dei collaboratori del tecnico in uscita e di quelli di chi stava per subentrare, deciso a lavorare con il proprio staff e non, come gli aveva inizialmente proposto la società, con quello di Spalletti. Le dimissioni dell'allenatore vice-campione d'Italia nel 2008 erano nell'aria e si sono concretizzate già in tarda mattinata, quando il tecnico di Certaldo è andato a Villa Pacelli e poi, uscendo, ha poi tenuto a precisare che «sono state accettate». Il contratto con Spalletti,si legge nella nota diffusa dalla società, «è stato risolto consensualmente in via anticipata, con effetto immediato». La rottura definitiva tra allenatore e società c'è stata domenica sera, dopo la sconfitta con la Juventus. Spalletti ha mostrato tutto il proprio dissenso, ataccando squadra e società. La conclusione della campagna acquisti, con gli arrivi di Lobont e Zamblera, che a molti tifosi sono sembrati quasi una provocazione, non hanno fatto altro che rinforzare il tecnico nelle proprie convinzioni. Il malumore di Spalletti risale però alla fine della scorsa stagione, quanto Totti e De Rossi ('convocatì anche oggi da Rosella Sensi a Villa Pacelli, dove sono stati per circa un'ora) per cercare di convincerlo a rimanere organizzarono un pranzo, con solo loro tre per parlare. Questa volta non sarebbe bastato neanche quello, almeno a giudicare dalle parole di Spalletti: «è stata la scelta più giusta che potevo fare visto il rapporto che ho con la Roma, la squadra e i tifosi e soprattutto la città». Ha poi negato di avere avuto problemi con i giocatori, non con la società. «Per cominciare bene questa stagione ho parlato con la dottoressa Sensi - ha spiegato - cercando di mettere a posto qualcosa ma non è bastato. Dovevo assumermi le mie responsabilità, quelle che ho sono tutte nel gesto che ho fatto e che probabilmente avrebbe avrebbe fatto qualsiasi professionista che si fosse trovato a vivere questo momento». Parole amare e lucide di Spalletti, il suo modo di dire addio alla Roma senza dire troppo ma facendo capire molto. Nel pomeriggio è passato a Trigoria per svuotare definitivamente l'armadietto. Ha salutato i dipendenti più che i dirigenti Pradè e Bruno Conti, con i quali (specie Pradè) alla fine i rapporti erano quasi inesistenti, per non dire tesi. Domani potrebbe esserci il saluto anche ai giocatori che torneranno ad allenarsi dopo due giorni di riposo. Oggi intanto Spalletti ha mandato sms a molta gente, con la frase «Sono onorato di aver lavorato con voi». Poi, l'uscita dal cancello, con i cronisti pronti a prendere le sue prime dichiarazioni da ex, ma un groppo alla gola ha bloccato tutto. Spalletti ha cominciato a parlare, poi con le lacrime agli occhi ha deciso di alzare il finestrino e andare via per non cedere alla commozione. Tutto questo mentre negli uffici del centro sportivo di Trigoria la responsabile amministrativa della Roma dottoressa Cristina Mazzoleni riceveva l'avvocato Grassani, il legale di Ranieri che poi sarebbe diventato il nuovo allenatore della Roma. La società sperava di poter chiudere tutto oggi: infatti per le 15 Ranieri era atteso a Villa Pacelli per la firma, ma c'è stato un intoppo, anche perchè nel frattempo la presidente Sensi aveva deciso di rendere partecipe la squadra, tramite Totti e De Rossi, ricevuti per essere messi al corrente della situazione e quindi del fatto che la Roma aveva deciso di puntare su Ranieri. I due hanno preso atto con dispiacere della partenza di Spalletti. Alla fine tutto si è risolto e domani verrà ufficializzato l'arrivo di Ranieri, che ha seguito l'evolversi degli eventi dal suo appartamento ai Parioli: il nuovo tecnico dovrebbe guidare il suo primo allenamento alle 9.30, poi alle 12.30 è prevista la presentazione alla stampa. Ora Spalletti rimarrà fermo, almeno questo sembra essere il suo programma. Se dovesse rimanere senza ingaggio anche dopo la fine dei prossimi Mondiali proprio l'attuale ct azzurro suo grande amico e corregionale, Marcello Lippi, potrebbe consigliare la federcalcio di prendere lui come eventuale sostituto (comunque vada, Lippi vuole andare via). Sempre che Spalletti non venga bloccato prima dallo Zenit di San Pietroburgo, che lo insegue da tempo, o dal Milan se dovesse andare male l'avventura in panchina di Leonardo