Altre 01/05/2009 19:33
La rabbia di Spalletti
Due gli episodi che, sommati, hanno materializzato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: il comunicato notturno, sabato scorso, dopo il nuovo patatrac in campionato a Firenze, emesso dalla dottoressa Rosella Sensi; la mancata convocazione, mercoledì mattina, a Villa Pacelli per lincontro con la società a cui hanno partecipato i dirigenti Conti e Pradè e i giocatori Totti e De Rossi. Il tecnico che nella sua avventura romana in questi quattro anni si è trovato spesso e qualche volta pure poco volentieri a indossare i panni di ruoli che non gli competevano, ritiene che questi due episodi siano stati la firma su un cambiamento drastico nei rapporti con la società.
Per il tecnico, alla luce di queste ultime vicende, pensare a una quinta (e sesta) stagione sulla panchina della Roma, in questo momento è impresa ai confini della realtà. Pur non avendo, di fatto, in mano nessuna offerta da parte di qualche altro club, compresi Juventus e Milan che, pure, a Spalletti, hanno pensato, frenata la prima, sembra un paradosso, dallingaggio (il tecnico toscano prende quasi il doppio di Ranieri) e la seconda dalle parole del grande capo, Silvio Berlusconi, che per il futuro del Milan vuole un emergente (a meno che non consideri tale pure Spalletti che, certo, non gradirebbe).