Altre 26/05/2009 08:52
Avv. De Santis (legale Fioranelli): "La prossima mossa l'aspettiamo dalla controparte"
Avvocato, la domanda sara anche ritrita ma necessita di conferme: nessun contatto con Unicredit?
«Assolutamente no, noi ci siamo mossi in maniera trasparente, abbiamo dato garanzie rispetto al nostro impegno e ai fondi necessari per portalo a termine, il comunicato della Consob parla chiaro al riguardo. La nostra controparte, sono solo i Sensi, al momento. Un domani, ovvaimente, speriamo di poter parlare anche con Unicredit ma al momento nulla».
Avete fatto le vostre mosse e messo le carte in tavola, risposte?
«Ad oggi, nulla. In questo momento non possiamo che aspettare un risposta eventuale dei Sensi alla nostra proposta, solo il destino sa quali saranno i tempi».
Beh, entro lestate comunque i destini di una societa di serie A vanno decisi e il campionato e ormai finito...
«Ovviamente senza una proprieta e senza capitali non si puo fare mercato, quindi quale campionato si puo fare a settembre? Ma, ripeto, i tempi non dipendono da noi, noi siamo stati chiari. La prossima mossa non e certo competenza del mio cliente».
Click, la conversazone finisce qui. Restano i dubbi, non certo sulla veridicita delle parole dellavvocato ma su quanto sta succedendo. Il 30 giugno scade lultimatum di Unicredit a Italpetroli lultimo di almeno altri tre precedenti - e quella data sta avvicinandosi in maniera molto rapida: soldi non ce ne sono in cassa, questo e acclarato. Gli stabilimenti di raffinazione di Civitavecchia che interessavano Moratti e Garrone non valgono piu quello che valevano un anno e soprattutto non coprono lesposizione da 300 milioni che la proprieta della Roma ha con listituto guidato da Alessandro Profumo. La cordata Fioranelli ha fatto le sue mosse, a Borsa chiusa (come conviene anche alla pubblicazione di questo pezzo) e con il massimo della trasparenza, ora tocca ai Sensi dire o fare qualcosa: pagare 300 una societa che vale 120-130 sarebbe follia e questo non eperiodo di follie, nemmeno per Fioranelli. Lestate romana sara calda, soprattutto se i ponentini che cominciano a spirare confermeranno piazze bollenti e tifosi pronti a giocare la loro parte nella partita, la storia della Lazio tanto per restare nella Capitale, parla chiaramente questa lingua nel recente passato: il prezzo, si sa, sul mercato e tutto. E al netto della passione, anche le squadre di calcio sono beni da vendere o comprare. Le banche, fiduciarie di questo pallone ormai scucito, lo sanno e aspettano al varco: il 30 giugno e alle porte, o si copre o si dovra pagare. E non sara certo Unicredit a farlo.