Il primo nome è quello di Francesco Angelini. Dopo i fatti di ieri la previsione più gettonata dagli ambienti bancari per il futuro è quella che la Roma andrà ad un imprenditore romano. Ed è per questo che Angelini potrebbe tornare in pole-position. L'imprenditore farmaceutico sta ultimando le sue analisi economiche sulla Roma e quando ha saputo dell'ingresso di Mediobanca come advisor ha mostrato soddisfazione. Perchè è la Banca d'affari della quale ha circa il 2%, la Banca con la quale ha maggiori rapporti di lavoro e attraverso la quale ha fatto la joint venture con la Procter & Gamble. Angelini potrebbe rilevare il pacchetto di maggioranza della Roma insieme ad un altro socio che non saranno però i Sensi con i quali i rapporti sono pessimi.

Il secondo nome è quello di Vinicio Fioranelli, a capo di una cordata svizzero-tedesca da cui si attende che confermi ufficialmente l'offerta. Il fatto che nella giornata di ieri non ci siano stati segnali da parte del gruppo Fioranelli lascerebbe pensare che l’agente Fifa sarebbe un’ipotesi sfumata per il futuro della Roma, nonostante le cifre lasciate intendere fino a questo momento, che rappresenterebbero il massimo auspicabile. Si sussurra che lo studio Irti si sarebbe allontanato dalla vicenda perché non avrebbe gradito qualcuno del gruppo. Si parla anche, però, di alcune e-mail inviate ieri in serata dallo studio legale De Giovanni, che rappresenta i Sensi. Mail dirette a Fioranelli in cui sarebbe stato chiesto di mettere sul piatto la cifra di cui si è parlato negli incontri precedenti. Una cifra fino ad ora impareggiabile da altri potenziali acquirenti. Garantendo, di fatto, una risposta positiva. 

Infine l'ultima opzione riporta a  Roger Tamraz, il signor Tamoil, interessato più che altro a Italpetroli, più che all'assett AS Roma. Possibile il suo ingresso in coppia con un imprenditore romano (in corsa lo stesso Angelini).