Altre 05/04/2009 10:29

Paparesta: "Sì al fischietto... no al bavaglio"

Paparesta, interviene sulla circolare attraverso il suo sito: "In queste ore - scrive - fa discutere la circolare emessa dal presidente AIA, Nicchi, sul divieto agli arbitri di fare dichiarazioni anche a mezzo e-mail o propri siti internet, di partecipare a gruppi di discussione () mailing list, forum, blog o simili. Bene fa il presidente a ricordare quella che è una regola già esistente - art. 40 comma 4, lettera d) Regolamento AIA - di cui tutti quanti siamo a conoscenza, ma che riguarda esclusivamente 'gare dirette o incarichi espletati'.

Né è pensabile - prosegue Paparesta - che tale circolare, diffusa - ma sarà solo una coincidenza - a poche settimane dalla pubblicazione on line del mio blog e del mio profilo su (circa 3mila amici, tra cui tanti giovani arbitri), rappresenti una privazione di una libertà costituzionalmente protetta".

"Non sta a me ricordare infatti le regole dettate dall'art. 21 della Costituzione - aggiunge - che, da 61 anni a questa parte è l'essenza della nostra democrazia, e che comunque per ogni buon conto riporto: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". Su Internet, ormai spopolano siti e profili di magistrati, avvocati, giornalisti, professionisti, sportivi, studenti, casalinghe, gente comune: a chi potrebbe nuocere un arbitro o, nel mio caso, pseudo tale?".

"Per tali ragioni - conclude Paparesta - credo che soprattutto gli arbitri più giovani (che ogni giorni mi scrivono) possano stare tranquilli. Attenendosi alle regole, vi dico: non temete di esercitare quel diritto previsto dalla nostra Costituzione, dunque non rinunciate alla vostra libertà e alla vostra dignità".