Altre 27/04/2009 09:29

La Roma è partita in tutti i Sensi

In casa Roma sono ore di nervi e sudori più o meno freddi. Il cappotto di Firenze soffoca il futuro dei giallorossi, così come l’esito della trattativa con la cordata svizzero-tedesca che vorrebbe rilevare il club. Ieri Compagnia Italpetroli e As Roma hanno diffuso un comunicato congiunto che smorza l’happening. Era trapelato, infatti, che per oggi Flick e soci attendevano una risposta alla loro offerta (274/280 milioni, dei quali 120 già depositati). Tutto smentito «nessun incontro è previsto per domani (oggi, ndr)» e «nessun incontro e colloquio ha avuto luogo in questi giorni, tra i legali di Compagnia Italpetroli e i soggetti chiamati in causa dagli organi di stampa, né con qualsiasi altro soggetto, così come nessun documento e fax, di alcun genere, avente ad oggetto la partecipazione in questione, è stato trasmesso o analizzato tra gli stessi». Insomma: la trattativa - mai smentita - sarebbe (se ancora esiste) ancora e solo a livello embrionale. Ergo: dal comignolo di Villa Pacelli non esce nessuna fumata bianca.

Il fumo, tanto e nero, esce invece dallo spogliatoio giallorosso assieme ad un notevole odore di bruciato. Questa stagione è nata e finita storta, nonostante il prodigioso recupero nella parte centrale terminato con la netta vittoria di che, però, segnò anche la rottura tra Spalletti e Panucci rivelatasi decisiva.


I nervi. La dista sei punti (52 punti contro i 58 della
e, in mezzo, i 57 del ) a cinque turni dalla fine (Chievo, Catania e Torino in casa; Cagliari e Milan in trasferta). La Roma è fuori dall’Europa che conta per una serie infinita d’infortuni; per una clamorosa fragilità nervosa (12 espulsioni) e per una fase difensiva da retrocessione: incassati 52 gol in trentatrè partite, gli stessi del Torino quart’ultimo e solo uno in meno della Reggina ultima.


Nell’anno della B sventata da Cassano a Bergamo (2004/05), i giallorossi incassarono 58 reti. Un record negativo dell’era moderna (peggio andò solo nei campionati dell’immediato dopoguerra) che purtroppo ha più probabilità di essere agganciato (e superato) dell’ormai lontanissimo quarto posto.