Già si era a conoscenza di ciò e come si è comportato lei con il suo staff?

 "Diciamo che per questo tipo di situazioni non esistono misure predefinite. Abbiamo adottato una strategia ritenuta migliore rispetto all’intervento chirurgico. Intervenire, sempre a livello chirurgico, sulle articolazioni comporta dei grossi rischi. Se oggi hanno optato per l’operazione si vede che è giusto procedere cosi ma all’epoca, in accordo con il Professor Mariani, ritenevamo opportuno tralasciare qualsiasi tipo di intervento."

 Dunque un intervento chirurgico alle articolazioni può portare dei rischi?

 "Diciamo che è una terapia di arrivo e non di inizio. Perché non l’abbiamo adottata noi? Ricordatevi la storia di Van Basten…"

 Pensa che queste problematiche abbiano influito sul rendimento del portiere?

 "Non so, io sono un medico. Però dico solo che questo accanimento nei confronti di Alexander (lui lo chiama Alessandro n.d.r.) è assurdo. Attaccare adesso è semplice e va rispettato l’uomo e il professionista. Merita rispetto. Lui ha dei problemi e ora viene fischiato, però vorrei ricordare che fino a 6-7 mesi fa lui era uno dei migliori in assoluto."