Tre sono le aree individuate per il possibile stadio: la Magliana, tra il Raccordo Anulare e l’autostrada Roma-Fiumicino, la Centrale del Latte, tra la Tiburtina e la Nomentana e l’Aurelia in località Pescaccio. Rosella Sensi ne ha già parlato con Alemanno, che aspetta che la società presenti il progetto definitivo.La Roma sta verificando anche la sostenibilità del progetto. Per questo, ha esaminano le proposte della Igm, leader dello sfruttamento del marketing e dell’ottimizzazione degli impianti sportivi e che porta avanti una join venture con la Igs, che si occupa della costruzione diretta degli stadi. L’incontro tra gli inglesi e la società giallorossa c’è stato a febbraio scorso a Londra, in occasione dell’amichevole Italia-Brasile e la proposta proveniente dall’Inghilterra prevede la consegna del nuovo stadio, con un pacchetto definito “chiavi in mano”. In cambio, la Roma deve fornire il terreno, le concessioni e il permesso per costruirlo. Il terreno, comunque, sarà di un privato e dovrà quindi essere prima acquistato e poi destinato alla costruzione. Lo stadio avrà una capienza massima di 50.000 posti e la società inglese, secondo l’accordo, si riserverebbe una percentuale sui futuri incassi e un numero di posti che saranno venduti direttamente per tutto il periodo dell’accordo, della durata di dodici anni.