Altre 18/02/2009 10:44
Di Michele: "Spalletti è il migliore al mondo"
GOAL.COM - "Eppure non fa così freddo, di solito...". Quando incontriamo David Di Michele a Londra, la voglia di parlare di calcio, italiano ed inglese, ci pervade nonostante la temperatura sia praticamente glaciale.
Da qualche mese uno dei furetti più rapidi e "scattosi" del nostro calcio ha fatto le valigie per giocarsi tutte le sue chances nel West Ham di Gianfranco Zola ("In realtà lui è arrivato qualche giorno dopo di me, io l'ho anticipato...") e dalle parti di Upton Park sembrano essere rimasti talmente soddisfatti da cedere alle lusinghe del Man City per Craig Bellamy ("Fortissimo, ma ogni tanto coi compagni..."). Incontriamo David Di Michele e la prima cosa che ci viene in mente di chiedergli è di trasformarsi da bomber (4 reti quest'anno con gli Hammers) in opinionista. Tema del giorno? La supersfida di Champions tra italiane ed inglesi, of course.
Primo step, i manager, e sentendolo parlare della sua graduatoria personale degli allenatori che si affronteranno si capisce subito quale sia la "devozione" del romano di Guidonia. "Per me - ci ha detto in Esclusiva per Goal.com - il migliore di tutti è Luciano Spalletti, poi metto sullo stesso piano due grandissimi come José Mourinho e Sir Alex Ferguson. Dico Spalletti per una questione tecnica ma soprattutto umana. Con lui, sin dai tempi di Udine, ho avuto grande feeling".
C'è un cuore giallorosso che batte sotto la maglia di Upton Park ed è per questo che la disamina delle tre sfide parte proprio da quella della Roma, impegnata contro l'Arsenal. "Adesso come adesso vedo i giallorossi favoriti, perché l'Arsenal è in un periodo difficile senza Adebayor e Fabregas. Secondo me in questa fase della stagione è un gradino più in alto la Roma e parte quindi favorita". Di Michele ha le idee chiare e ci motiva pure la sua posizione. "Secondo me i Gunners non trovano più i meccanismi che avevano fino a qualche anno fa. Senza Fabregas, del quale non hanno un sostituto vero, è dura. Anche perché Fabregas è come Pirlo per noi in nazionale, come fai a sostituirlo? Ripeto, la Roma è quella con qualche probabilità in più di farcela rispetto alle altre".
Appunto, le altre, parliamo anche di Inter e Juventus partendo dalla capolista del nostro campionato. "Quando non sei abituato a vincere in Europa come nel caso dei nerazzurri la cosa si fa difficile. Già l'anno scorso si diceva che l'Inter fosse la squadra più forte, ma in Europa ci sono formazioni che giocano a questi livelli e ritmi da tantissimo tempo. E' dura, davvero...". Anche in questo caso entriamo nello specifico, perché gli avversari dei nerazzurri sono i supercampioni del Mondo del Manchester United, società lanciatissima che ha in Cristiano Ronaldo un vero fiore all'occhiello. "Ci ho giocato contro due settimane fa - rincara la dose David - e posso semplicemente dire che fa la differenza, con una facilità impressionante. Questo dice tutto, giocando in una squadra di campioni del mondo... Se lo invidio? Non posso dire di invidiarlo, lui è più fortunato, ma anche bravo. Perché ha lavorato per migliorare, ce ne sono tanti di giocatori che forse hanno le sue doti, ma che si sono persi. Lo si dipinge come uno che non è: Ronaldo è uno umile che lavora sodo".
Cambio di fronte e passiamo al terzo round della sfida tra Italia ed Inghilterra. Di Michele è in difficoltà quando deve presentarsi la squadra con cui si giocava il derby l'anno scorso, la Juventus contro quella che oggi, invece ha aspre rivalità coi suoi Hammers, il Chelsea. "Per me è il doppio derby da antagonista. Detto che l'Inter ha la partita più difficile, la Juventus pure ha un osso duro. Perché il Chelsea ha cambiato l'allenatore e quando si cambia guida tecnica scattano certi meccanismi. Non riesco ancora ad inquadrare questa Juventus a livello internazionale, perché fa fatica, i nuovi devono essere bravi a prendere l'esempio dai veterani....". A proposito di inquadrare, prima di lasciarci lo incalziamo. Dove si inquadrerebbe Di Michele in una delle sei rose delle squadre che si contenderanno il passaggio del turno? "Nella Roma, sicuramente nella Roma. Conosco il suo allenatore e col tipo di calcio che gioca...".