Altre 17/01/2009 13:20

VUCINIC: "Io erede di Totti? Se toccherà a me non mi tirerò indietro"

«Avverto un problema musco­lare, spero di recuperare ma dobbiamo valutare la situa­zione ».

Domani affronterete un To­rino che ha assolutamente bisogno di fare punti.

«Sarà una partita difficilissi­ma, loro stanno vivendo un momento di difficoltà e cer­cheranno di vincere la gara a tutti i costi. Questo però po­trebbe anche favorirci visto che potrebbero sbilanciarsi e lasciarci qualche spazio».

Qualcuno comincia a so­prannominarla il “Bello di notte”.

«Perché segno nelle partite notturne? (Ride). Diciamo che brillo di notte... In effetti capi­ta spesso ma non so spiegare il perché».

Si è molto dibattuto sulla sua posizione in campo. Lei dove preferisce giocare?

«L’importante è giocare, poi cambia poco se lo faccio come punta centrale o partendo da sinistra».

E’ più facile che la Roma ar­rivi quarta in campionato o che raggiunga la finale di ?

«Entrambi i traguardi sono molto difficili. A me piacereb­be più arrivare in finale di ».

Nella lotta scudetto chi ri­tiene favorita fra Inter e Ju­ventus?

«Adesso dico Inter: è prima in classifica e ha un organico for­tissimo. La però può recuperare, vedendo anche quello che abbiamo fatto noi lo scorso anno».

A proposito, Moggi ha detto che lo scorso anno lo scudet­to vi è stato scippato.

«Non lo so. Se non abbiamo vinto è stata anche per colpa nostra, vedi il pareggio casa­lingo con il Livorno».

Cosa ne pensa del caso Kaká-Manchester ?

«Andrebbe chiesto al brasilia­no...

» .

E se alla Roma arrivasse una “proposta indecente” per lei?

«Dovrei parlarne con la so­cietà. Se venisse accettata, poi gli eventuali acquirenti par­lerebbero con me. Io sto bene a Roma e voglio rimanere qui. E secondo me alla fine è sem­pre la società che decide».

Come ruolo, lei potrebbe fra qualche anno essere l’erede di ?

«Non sarà facile sostituire Francesco per quello che ha fatto e per quello che rappre­senta per la à e la società. Io sono qui, se toccherà a me non mi tirerò indietro».

Oltre al capitano, qual è un giocatore fondamentale in questa Roma?

«Siamo tutti importanti ma se devo fare un nome dico Do­ni ».

Qualora non riusciste ad ar­rivare in , la preoccupa il probabile ridi­mensionamento dei pro­grammi societari?

«No e soprattutto non influi­rebbe con le mie scelte. E’ chiaro però, che sarebbe un fallimento per tutti».

Quanto è stato importante nella sua formazione un al­lenatore come Zeman?

«E’ stato fondamentale. Con lui ho giocato una stagione da titolare con il Lecce, segnando 19 reti. Da quel momento l’I­talia si è accorta di me e ha cominciato ad apprezzarmi».

Che differenze ci sono fra lui e Spalletti?

«Spalletti è un tecnico più equilibrato. Mister Zeman in­vece, fa giocare le sue squadre sempre all’attacco. L’atteggia­mento durante la partita non cambia mai, nemmeno se sei in vantaggio di due o tre gol».

E’ il suo terzo anno nella ca­pitale. Cosa le piace di Ro­ma?

«La passione della gente che ti fa sentire importante».

Cosa le manca del Montene­gro?

«Tutto. La mia famiglia, i miei amici e il cibo. Sorpreso? Do­vrebbe assaggiare come pre­parano la carne nella mia ter­ra ».

Oltre a lei e a Jovetic, qual è un talento del suo paese sul quale scommetterebbe?

«Ce ne sono tanti. Forse quel­lo più interessante è Vukce­vic. E’ un centrocampista of­fensivo, classe ’86, che gioca nello Sporting Lisbona».

Qual è suo sogno per il 2009?

«Vincere 1-0 la finale di con un mio gol».