Altre 16/01/2009 13:01
PERROTTA: "La Roma non molla e ha ripreso a correre"
CORSPORT - Perrotta, questa squalifica non ci voleva...
«Mi dispiace fermarmi proprio in questo momento. Poi vista lammonizione di ieri mi resta molta rabbia. Pazienza».
Roma di nuovo in corsa per il quarto posto.
«Questa vittoria era importante per la classifica e per il morale. Secondo me avevamo giocato una grande partita contro il Milan. Negli ultimi due mesi, escludendo Catania abbiamo trovato continuità, con nove vittorie su undici partite. La squadra ha ripreso il cammino e se dovessimo mantenere questa andatura fino alla fine della stagione, ce la faremmo. Anche se le altre non si fermano mai... Ma bisogna crederci. Nelle prossime tre giornate ci sono molti scontri diretti e dovremo essere pronti ad approfittarne».
Quale avversaria teme di più per la zona Champions?
«Ce ne sono diverse. Napoli, Fiorentina, Genoa. Il Genoa gioca molto molto bene e lotterà fino alla fine. I primi tre posti, invece, secondo me sono già assegnati».
Spalletti ha detto che se non arriverete quarti avrete fallito tutti
«Ha ragione. Il fallimento sarebbe di tutti. Quando le cose vanno male le responsabilità vanno divise tra tutte le componenti. Per il valore dei giocatori della Roma e per quello che rappresentiamo sarebbe un fallimento. Non sarebbe così se si arrivasse alla Champions attraverso unaltra strada...».
Ma è una strada lunga e il primo ostacolo è lArsenal. Non è che le inglesi alla Roma sono indigeste?
«Non direi, in fondo abbiamo costretto il Chelsea al secondo posto. Sicuramente questa volta arriveremo agli ottavi con unesperienza maggiore, più abituati a confronti di un certo livello. Forse solo il Manchester ci ha creato problemi tra le inglesi e lArsenal non mi sembra una squadra tipicamente britannica. Come spirito forse di anglosassone puro è rimasto solo il Liverpool».
Domenica Lippi era allOlimpico. Ha avuto modo di salutarlo?
«No, ma mi ha fatto piacere che ci abbia visto. Il mio obiettivo è restare nel gruppo per difendere il titolo mondiale in Sudafrica. Ma devo conquistare questa chance attraverso le prestazioni con la Roma. Da sette anni sono in Nazionale, ho trovato continuità passando da Trapattoni a Lippi, a Donadoni e ancora a Lippi».
A che punto è che con il contratto?
«Ho sempre detto che mi piacerebbe restare qui, ma per trovare un accordo bisogna essere in due. La mia volontà è chiara, se anche la società la pensa allo stesso modo non sarà un problema, altrimenti dovrò pensare a qualcosa daltro. Il mio contratto scade nel 2010, qualche discorso è stato fatto, ma nulla di concreto».
La prossima settimana torna la Coppa Italia, una nuova sfida con lInter
«Le due finaliste delle ultime tre edizioni non dovevano stare dalla stessa parte del tabellone. Secondo me lo hanno fatto apposta per evitare una nuova finale tra noi e loro. E poi trovo curioso che dobbiamo giocare in trasferta in una partita secca nei quarti quando noi siamo i detentori. E una formula strana. Mercoledì ce la metteremo tutta, ma quando si gioca contro lInter non è mai una partita come le altre. Loro sono la squadra più forte, sono grandi favoriti per lo scudetto, ma la strada è ancora lunga».
A proposito di scudetti, dopo la sentenza per la Gea, gli juventini vorrebbero che venissero restituiti i titoli tolti.
«Io penso che se venissero assolti a Napoli sarebbe giusto ridare gli scudetti. Però è una situazione strana e imbarazzante per tutti. Sembrava dovessero arrivare pene pazzesche e invece...».
Cannavaro ha detto che il film Gomorra daneggia limmagine dellItalia. Lei che è un uomo del Sud che ne pensa?
«Il libro non lho letto, ma ho visto il film. Credo che si possa parlare di quella realtà solo se la vivi. A me dispiace che del Sud si parli solo sotto questo aspetto. Il Sud ha anche posti belli e bella gente, soprattutto per bene. Invece al Nord e allestero limmagine del Sud è solo negativa. Eppure certe situazioni da denunciare esistono ovunque, ma quelle del Meridione vengono enfatizzate. E non è giusto. Su questo argomento combatto diecimila battaglie anche nello spogliatoio, con i miei compagni che vengono dal Nord Italia. Spalletti? E toscano, una via di mezzo, ma non entra su questi argomenti».