Altre 05/01/2009 18:18

Bubu-Sette-te .. ecco la Roma

Un’eternità per i tifosi che sono ormai in piena

crisi d’astinenza da pallone, abbastanza anche

per i giocatori che hanno potuto farsi delle lunghe vacanze

a casa, in famiglia, al caldo o dove meglio hanno

creduto. Tempo per ricaricare le pile ce ne è stato, ora è

tempo di mettere tanta benzina nel motore, perché servirà

tutta. Da domenica sera, infatti, inizierà per tutti (e

per la Roma ancora più degli altri) un vero tour de force.

Ventidue giorni terribili che ( a parte) decideranno


le sorti della stagione giallorossa. Dal Milan alla

sfida del primo febbraio e Reggio Calabria, 22 giorni

appunto, e sette partite. Alla media di una ogni 3,1 giorni.

E con l’obbligo di non sbagliare praticamente mai,

perché la squadra di Spalletti il bonus di passi falsi se lo

è già giocato abbondantemente con il disastroso inizio

di stagione con l’aggiunta dell’inatteso scivolone di Catania

che ci ha rovinato le feste. Ma dall’altro lato la Roma

ha una grande opportunità, quella di cancellare quasi completamente, e definitivamente, la crisi in soli quattro

giorni, tra domenica e mercoledì prossimo.

Prima la sfida con i rosssoneri, poi con la Samp nel recupero

della partita della nona giornata sospesa per pioggia.

Sei punti a disposizione, mentre tutte le avversarie

ne potranno fare al massimo 3, e basterà che la


faccia un passo falso contro il Lecce o la contro


il Siena, o ancora il contro il Catania per ridurre


di cinque o sei lunghezze il distacco su chi ci sta davanti.

Di sicuro, vincendole entrambe saremmo certi di arrivare

a soli quattro punti dai rossoneri che al momento

occupano la terza posizione solitaria in classifica. Quattro

punti, nulla se si pensa che di fronte c’è ancora più di

un intero girone. Insomma, il 14 gennaio potremmo

aver praticamente cancellato tutto settembre e ottobre.

Ma la fatica sarebbe comunque solo all’inizio. Perché prima

di poter rifiatare un istante bisognerà affrontare altre

cinque partite, quasi tutte ampiamente alla portata

della Roma, almeno quella dell’ultimo mese e mezzo.

Nell’ordine: il 18 andremo all’Olimpico di Torino per

affrontare i granata, il 21 a San Siro in Coppa Italia con

l’Inter (o a Marassi col ), il 25 al San Paolo con il


, il 28 torneremo a giocare in casa nel turno infrasettimanale


contro il Palermo, per poi chiudere la serie

nel primo giorno di febbraio a Reggio Calabria contro la

Reggina. Di queste solo col Milan e con il (la Coppa


è un discorso a parte) appaiono sulla carta complicate.

Si può dunque immaginare, o per lo meno sperare,

che tra 22 giorni ci troveremo a parlare di una Roma rientrata

pienamente nella corsa al quarto posto. Senza però

fissare un obiettivo di punti da raggiungere, ma semplicemente

affrontando una partita dopo l’altra con lo spirito

che aveva consentito di mettere a segno la serie “pre

Catania”. «Noi giochiamo e lottiamo per vincerne anche

più di 11» aveva detto Spalletti, in riferimento al record

delle vittorie consecutive stabilito nel 2006, dopo il successo

sul che aveva fruttato il passaggio ai quarti


di Coppa Italia. La cavalcata, invece, si è interrotta al

Massimino. Ma è stata solo una parentesi. Si può e si deve

ricominciare a vincere: una, due, tre di seguito, magari

fino a sette. Tutto in apnea. E tra 22 giorni se ne riparla.