Altre 13/12/2008 11:41
Pelizzoli: "Per superarmi Doni non deve pensarci"
L'hai seguita la Roma?
«Si, certo. A inizio campionato ha avuto qualche problema, poi però si è ripresa alla grande. Ora sta facendo molto bene».
Grazie anche a un Doni insuperabile.
«È un bravo portiere, che gioca in una grande squadra italiana come la Roma. Io in principio non lo conoscevo, però me ne hanno parlato bene tutti sin dal suo arrivo. Anche in società».
Doni è imbattuto da 467 minuti, tu lo sei stato per 774.
«Beh, quando giochi non ci pensi al record. Ne capisci il valore solo dopo, quando ad esempio i giornalisti te ne parlano. Io, comunque, quando scendevo in campo pensavo solo a fare bene con la Roma e il record era l'ultima delle mie preoccupazioni».
Sia tu che Doni dovete dire grazie al vostro preparatore.
«Io sono cresciuto molto grazie a Malizia e a Tancredi. Loro sono quelli con cui ho imparato di più. Credo che anche Doni, venendo in Italia, sia migliorato moltissimo. Ovviamente il portiere deve avere delle qualità di base. Altro elemento importante è il creare un rapporto di fiducia con il proprio preparatore».
Meglio la rivalità o una convivenza tranquilla con il secondo?
«La rivalità fa sempre bene, perché ti fa esprimere al meglio e ti dà uno stimolo. L'importante, però, è che a inizio stagione siano chiare le gerarchie. Io alla Roma mi sono sempre trovato bene con Antonioli, Lupatelli, Zotti e Curci».
Proprio Curci è andato a Siena.
«Gianluca ha fatto bene. Così può giocare e fare esperienza in Serie A. Restando a Roma avrebbe fatto il secondo trovando poco spazio. Anche la scelta della società è stata corretta».
Domani vedrai la gara con il Cagliari?
«Certo, tiferò per la Roma e per Doni».