Altre 28/12/2008 02:31
Losi: "Carletto Ancelotti è troppo morbido per la Roma"
Per gli ex giocatori che hanno vestito
la maglia giallorossa il tecnico
toscano è quello che fa al caso della Roma,
pur non sminuendo le ovvie qualità dellallenatore
del Milan. Il più netto, in questo
senso, è Giacomo Losi: «Io penso che ad Ancelotti
piacerebbe molto venire alla Roma -
afferma "Core de Roma" -. È un bravo allenatore
e una persona eccezionale, però forse ha
una personalità troppo morbida per allenare
nella Capitale. Lui non ha il temperamento
di Spalletti. Carlo è più un allenatore
alla Rocco, un tecnico più riflessivo. Invece
a Roma servono persone più spavalde e aggressive
come Spalletti, anche perché qui
non troverebbe la protezione di una società
come il Milan. Lambiente è più difficile». Il
glorioso passato in giallorosso, per Carletto,
potrebbe non bastare: «Da giocatore è andato
via troppo presto e sicuramente sarebbe
ben accetto dai tifosi - sottolinea Losi - però
sappiamo bene che il pubblico si basa molto
sui risultati. Basta pensare a Mazzone, romano
e romanista, che venne criticato
aspramente andando male in campionato».
Ma Ancelotti e Spalletti sono allenatori simili?
«Carlo è di una scuola che predilige il possesso
palla e la tecnica individuale, ovvero è
più attendista. La Roma però ha giocatori diversi
e con una mentalità più aggressiva,
quella che gli ha dato Spalletti. Il Milan, invece,
fa un gioco più ragionato».
Un modo diverso di intendere il calcio
condiviso anche da Giuseppe Giannini: «Ancelotti
e Spalletti sono entrambi due grandi
allenatori che cercano di fare spettacolo. Il
primo, magari, punta più sulla tecnica;
mentre il secondo più sulla corsa e sulla forza
fisica. Carlo ha fatto bene a Roma come
giocatore, quindi i tifosi lo accoglierebbero
senza problemi; però non va dimenticato
quanto fatto sino ad ora dal tecnico toscano
». Uninterpretazione alla "voglia di Roma"
di Ancelotti viene data da un suo ex
compagno di squadra, Odoacre Chierico:
«Ancelotti ha augurato alla Roma e a Spalletti
di vincere la Coppa Campioni e poi ha
fatto capire laffetto che ancora ha nei confronti
della società giallorossa e la sua voglia,
magari un giorno, di allenare la squadra
che lo ha lanciato nel grande calcio».
Daltronde questo legame sembra indissolubile:
«So che Carlo è innamorato di una
grande società come la Roma avendo vissuto
i tempi migliori proprio nella Capitale per
poi perfezionarsi al Milan. Credo che Carlo
un pensierino a unesperienza in giallorosso
labbia sicuramente fatto. Sarebbe un
passaggio importante dopo la sua esperienza