Altre 25/11/2008 18:56
Primo Forum Medico per Club d'Elite
Ammirazione
Il forum è stato il luogo ideale per sottolineare che i medici fanno parte di una "squadra nella squadra" insieme a fisioterapisti, massaggiatori e consulenti in vari settori, e per ribadire che le loro opinioni non devono mai essere sottovalutate. "Vi ammiro - ha dichiarato il dr. Michel D'Hooghe, presidente della commissione medica UEFA ai presenti -. Quando ho iniziato la carriera in una squadra, l'allenatore mi faceva solo una domanda: 'Potrà giocare sabato?'".
'Sport di squadra'
"I tempi sono cambiati per la FIFA, la UEFA e le squadre di club - ha aggiunto D'Hooghe -. Gradualmente, nel calcio ci si chiedeva sempre di più se un giocatore fosse in grado di disputare la prossima partita. Abbiamo iniziato a parlare di dermatologia, fisiologia, psicologia, farmacologia, igiene e dieta, poi è arrivata l'internazionalizzazione degli sport e si è iniziato a parlare di jet lag e di calcio in altura. Il medico di squadra ora dispone di un'équipe di specialisti che lo assistono. Nel calcio, anche la medicina è diventata uno sport di squadra e i dottori devono occuparsene sotto tutti gli aspetti".
Studio sugli infortuni
La UEFA e le squadre europee d'élite partecipano a uno studio sugli infortuni nella UEFA Champions League diretto dal prof. Jan Ekstrand, vicepresidente della commissione medica UEFA. "È un'analisi vantaggiosa per entrambe le parti - ha commentato -. La UEFA ci guadagna perché ha informazioni sui rischi e sui modelli di infortunio nel calcio professionistico. Ci auguriamo che i vantaggi siano anche vostri, perché desiderate tenere i giocatori in forma e ridurre gli infortuni. Sappiamo che condividere le informazioni a livello internazionale è uno dei modi più efficaci per prevenirli".
Bicipite femorale
Secondo lo studio, gli infortuni al bicipite femorale sono i più comuni ai massimi livelli, soprattutto per l'intensità e la velocità di gioco. In media, in una squadra di 25 giocatori, 10 di loro hanno riportato un infortunio alla coscia, sette dei quali interessvano il bicipite femorale. Il forum ha esaminato anche i fattori non necessariamente legati al gioco che causano infortuni, come i carichi di lavoro. Per esempio, se un nuovo allenatore altera i carichi, potrebbe assoggettare i giocatori a un maggiore lavoro fisico.
Aereo
Anche i frequenti spostamenti in aereo potrebbero aumentare i rischi di infortunio e per questo continueranno a essere esaminati nell'ambito dello studio. Inoltre, si è cercato di capire come i medici possano avere maggior peso a livello decisionale, per esempio integrandoli nella struttura amministrativa superiore del club.
Attività antidoping
Negli ultimi anni, la UEFA ha intensificato le attività antidoping. I medici hanno assistito a una presentazione di Jacques Liénarde, presidente della commissione antidoping UEFA, sulle attività in campo. Tra queste, le misure adottate a UEFA EURO 2008, le statistiche antidoping della scorsa stagione e le attività per eradicare il fenomeno in quella corrente. In particolare, ai tornei giovanili continueranno a essere organizzate sedute informative per avvertire i giovani calciatori dei pericoli causati dai farmaci.
'Cooperare'
"La mentalità del 'noi' e fondamentale - ha commentato Andy Roxburgh, direttore tecnico UEFA -. Il calcio è competitivo, ma è chiaro che tutti (allenatori, medici, autorità calcistiche) devono cooperare per favorire l'informazione e lo sviluppo in campo medico. Bisogna perseguire un progresso costante. La scienza sportiva è diventata molto importante e negli ultimi 25 anni ha avuto un peso sempre maggiore".