Altre 28/11/2008 12:35
Brighi: "Beh, stavolta ho esagerato"

due. Così non mi rompi più i coglioni». Il
mittente del messaggino è Matteo Brighi.
O Matthaus Brighi. O Brigão. Il fenomeno della normalità,
lartista del meraviglioso ordinario, della pagella perfetta.
A Cluj è mezzanotte, laereo per Roma non è ancora decollato,
lalba è lontana. Il cellulare di Vanni Puzzolo squittisce.
Sillumina. È Matteo. Una doppietta in Romania, lui
che in Europa non aveva mai segnato. Ma che scherziamo?
«Eh, eh, eh. I complimenti - dice il suo agente - fateli a Matteo,
mica a me. Oppure a Franco Baldini, che nel 2004 lo
prelevò dalla Juve come contropartita tecnica per Emerson».
Laffare, col senno del poi, labbiamo fatto noi. Ok,
perché però questo sms? «Perché - spiega Puzzolo - io dopo
ogni partita gli spedivo un messaggio sul cellulare: Bene,
bravo, ma non hai segnato. Glielho scritto dopo il
derby e dopo il 3-0 di Lecce. Ieri notte (mercoledì, ndr),
Matteo si è "vendicato"». Chapeau, giù il cappello, che ne
spedisca altri di questi sms. A Roma, godiamo come ricci.
Su "Facebook", spopolano i gruppi dedicati a questo giovanotto
dallo sguardo pulito, ma fiero. «Lo so - sogghigna
il procuratore - la scorsa settimana sono stato a casa sua, a
Roma. Là, prima ci abitava Ferrari. Matteo mi ha fatto vedere
il suo fan club, di cui va fiero. E tutti i messaggi
che gli sono arrivati».
Daccordo, è il suo manager. Ma Puzzolo si sarebbe mai
immaginato un successo del genere? Perché qua siamo
quasi ai livelli di Totti, De Rossi, Aquilani e Mexes. «A dire
il vero, no». Ah, ecco. «No, calma. Sapevo che Matteo sarebbe
divenuto titolare al suo terzo anno a Roma». Come,
signor Puzzolo? Al terzo anno? «Conosco da tanto tempo
il mio Brighi, non avevo dubbi che avrebbe sfondato. Ma
prevedevo che ci sarebbe riuscito nella stagione 2009/10.
Invece, i numerosi infortuni che hanno falcidiato la Roma
questanno hanno accelerato il suo inserimento tra i titolari
». Banale sottolineare la soddisfazione dellagente: «È
vero, sono molto contento. Specie per Matteo. È un ragazzo
doro, un professionista serio, si merita tutto il bene del
mondo. Quando viene lasciato in panchina, soffre in silenzio.
Non va mai oltre le righe. E più gioca, più cresce la sua
autostima. Ora si sente importante. Non solo agli occhi di
Spalletti, ma pure della squadra. Ha letto le parole di Totti
su di lui?». Brigão trova più spazio anche perché Spalletti
ha applicato un modulo diverso: «Giusto, ma sa da quantè
che dico a Matteo: Tu puoi giocare in più ruoli a centrocampo?
Lui mi rispondeva sempre. Vanni, ti sbagli. Il mister
mi vede solo come vice De Rossi. Guardi le statistiche,
Brighi a Rimini ha segnato nove gol in una stagione.
Ho spiegato più volte a Pradè e Conti che Matteo non era
solo un mediano basso. Perché ha corsa, qualità, ma soprattutto
i tempi di inserimento "alla Perrotta". In campo,
come interno sinistro del rombo, ha più libertà di movimento,
perché è coperto da De Rossi. E i risultati si vedono.
Anche a Verona, ai tempi del Chievo, gli avevano cambiato
posizione. Dopo Perrotta, nella stagione 2006/07
(lultima prima di tornare alla Roma, ndr) è stato il centrocampista
che ha realizzato più reti. Ci sarà un motivo,
no?». Chiaro, ma Puzzolo insiste: «Matteo non possiede il
tiro da 40 metri come Aquilani, ma ha il senso della posizione.
Come a Cluj, dove si è fatto trovare pronto per la conclusione
vincente».
Eppure, Matthaus nostro sarebbe potuto essere
Matthaus di altri. Puzzolo lo svela per la prima volta: «Lultimo
giorno di mercato mi vidi con Pradè e Spalletti. Il Torino
voleva fortemente Brighi e io chiesi alla Roma di cederglielo.
Pradè mi rispose che avrebbe voluto tenerlo almeno
fino a gennaio, con la promessa che sarebbe stato
venduto se fosse stato relegato a riserva. Spalletti, invece,
mi disse testuale: Vorrei allenare 20 Brighi. Quando gli
riportai il dialogo, Matteo mi parlò con gli occhi».
In che senso? «Non disse nulla, ma capii che era deluso. Temeva
di giocare poco». E invece... «Già. Adesso si sta togliendo
parecchie soddisfazioni. Peccato che non si sia levato un
sassolino dalle scarpe, però». Ovvero? «Sky ha preparato
un servizio su di lui, ma i suoi giornalisti non gli hanno
chiesto nulla del libro di Cassano, in quel passaggio in cui
giudica lUnder 21 del bienno 2002-2004 una squadra di
sfigati.
Beh, Matteo avrebbe voluto rispondere così a Cassano:
Io ero il capitano di quella squadra. Che ha vinto un
Europeo. E sono stato felice di avere rappresentato degnamente
quel gruppo... di sfigati». Brighi stia tranquillo.
Avrà loccasione (lui, e non solo lui: vero Capitano?) per rispondere
a Cassano sul campo. Basta aspettare. Roma-
Sampdoria si rigiocherà (meglio: si riprenderà a giocare)