L'affare è come detto difficile, ma certamente affascinante. De Rossi, che ha sempre dichiarato di voler restare a Roma e, soprattutto, di non avere alcuna intenzione di vestire altre maglie in Italia, si sarebbe arrabbiato molto con la società, rea di non averlo difeso davanti a Zeman. Questo lo avrebbe indotto a prendere in considerazione nuove possibilità come quella, fino a qualche settimana fa remotissima, di "tradire" i giallorossi trasferendosi in un altro club italiano. E in questo spiraglio si sarebbe inserito il Milan, a caccia di un centrocampista da piazzare davanti alla difesa - posizione ideale per De Rossi - e "libero" di giocare anche in Champions.

Dall'idea ai fatti, poi, passano molte, moltissime cose. I nodi da sciogliere sono infatti moltissimi a partire dall'ingaggio del giocatore. De Rossi guadagna sei milioni l'anno e il suo stipendio è ben al di sopra del tetto fissato dal club rossonero. Prendendolo però solamente in prestito, il Milan pagherebbe da gennaio a giugno solo 3 milioni e potrebbe poi a giugno discutere con il giocatore un contratto più lungo ma anche più basso, diciamo 4.5 milioni. Da convincere c'è però anche la Roma, che sa bene di poter ricavare molto da una cessione di De Rossi all'estero e potrebbe non accontentarsi della promessa milanista di una ventina di milioni. La trattativa, se mai decollerà, sarà in ogni caso condotta sotto traccia per l'ovvia delicatezza. Sotto l'albero, in ogni caso, i tifosi del Milan potrebbero insomma trovarsi una bella sorpresa.

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