Mercato 09/12/2011 14:59

Mercato Roma, Arquilla (ag. FIFA): "I rapporti con Sabatini sono sempre buoni. Troppe pressioni sui giallorossi"

 

Un punto sul mercato:
 
“Trattative in particolare non si possono scoprire in questo momento è ovvio, però se devo fare un nome inizierei dal Sud America con un difensore Dedè del Vasco, già nel giro della nazionale di Menezes, qualità e quantità, ha già la possibilità di fare il salto di qualità. Questa estate l’avevo già proposto, aveva una clausola di 4 milioni, poi preferì virare su Kjaer. Ora è tutto più difficile visto che sul ragazzo c’è anche l’Inter, so che Branca e Ausilio lo stanno seguendo e per Gennaio potrebbero intervenire. Il suo prezzo ora si aggira intorno ai 15 milioni di euro. Credo che per la Roma sia diventato un prezzo inaccessibile“.
 
Altri nomi per la Roma?
 
“Si parla di Botia dello Sportin Gjon, un altro giovane spagnolo ma non credo faccia al caso dei giallorossi. Io ho già parlato con di Witsel, centrocampista dell’89 del Benfica, grande talento già di valore assoluto. Poi ho proposto sia Pocognoli terzino belga e Courtois, ancora nemmeno ventenne già di proprietà del Chelsea che gioca nell’Atletico Madrid in prestito. Lo si poteva prendere veramente con poco, ma poi ha preferito andare sul sicuro con Stekelenburg. E ancora per quanto riguarda gli esterni, settore dove la Roma deve intervenire, consiglierei De Bruyne del Genk, classe ’90, sia utile a destra che a sinistra, con esperienza in con i belgi. Ha un valore tra i 7 e i 10 milioni di euro; devo parlare con e Baldini ma credo che ci sia un ottimo interesse e farebbero un bel colpo“.
 
Su Van der Wiel:
 
“Si se ne parla da tempo, ma è praticamente impossibile prenderlo, dovrebbe andare al Valencia per una cifra superiore ai 10 milioni di euro. Venire a Roma senza poter fare la , limita l’appeal sul mercato, quindi credo che bisognerà orientarsi su altri calciatori“.
 
Sul progetto Roma e il difficile momento di Luis Enrique:
 
“La Roma ha un progetto sì interessante ma non bisogna abusare nel pubblicizzarlo. Perchè allora ad esempio l’Udinese che progetto è? Loro hanno preso tanti giovani e da anni creano nuovi campioni. Hanno grandi talent scout e riescono semrpe ad azzeccare le scelte. E’ chiaro che hanno meno pressioni e possono lavorare tranquillamente, però i risultati si vedono. Su Luis Enrique posso solo dire che per me non è un allenatore adatto alla piazza capitolina; i risultati lo stanno dimostrando e c’è bisogno che anche la società si prenda le proprie responsabilità visto che lo hanno scelto con molta decisione“.
 
Sui rapporti con :
 
“I rapporti con sono semrpe buoni, io propongo giocatori e spero che il direttore si possa interessare a qualche mio assistito. In Brasile sono di casa e Walter lo sa; se c’è bisogno io sono sempre disponibile…“.