Mercato 24/10/2011 01:03
SABATINI: "E' doveroso sognare. L'acquisto-simbolo deve ancora arrivare. De Rossi? Siamo sereni, rimarrà alla Roma"

Il progetto Roma sta finalmente prendendo forma..
Sono soddisfatto, i ragazzi stanno facendo molto bene. C'è una bella integrazione tra vecchi e nuovi, che è poi il vero obbiettivo di questa squadra. I ragazzi che sono
arrivati da poco si sono integrati e sono tutti molto generosi uno con l?altro.
Guardando la classifica, sognare è illecito?
Penso che sia qualcosa di doveroso, non vorrei che noi presi dall?idea che bisogna aspettare, rinunciassimo ad essere quello che siamo. Abbiamo grande qualità, forza,
caratura,siamo competitivi e non lasciamo nulla di intentato per raggiungere il risultato. La classifica è composta da squadre che forse più di noi sono solo più collaudate, però abbiamo il dovere di tentare, sempre.
Dando uno sguardo alla campagna in uscita dello scorso mercato, l'affare Vucinic, poteva andare diversamente e ricavare qualcosa in più?
Se avessimo potuto aspettare e giocare con equilibrio, forse qual cosina in più si poteva prendere. All?epoca dovevamo avere la necessità di pulire la rosa e chi voleva andare farlo andare via. Avendola tirata per le lunghe si sarebbe potuto prendere qualcosa in più ma non potevamo aspettare, dovevamo farlo. Non mi pento di quello che ho fatto, anche se sono uno che si rivisita facilmente, ma non nel caso di Menez e Vucinic.
Gago?
Professionista esemplare, un ragazzo che si pone nello spogliatoio come un grande giocatore, le dinamiche interne sono importanti e lui ha il linguaggio giusto, è disponibile, generoso, rappresenta il massimo punto di vista. Sta dando delle buone risposte positive in campo, lavoro sporco e pulito, e integra a perfezione il resto della squadra.
Bojan, è un campione?
Auspicabile che lo sia, i dieci minuti di ieri, anche esteticamente, hanno riempito l?occhio, dieci minuti molto importanti anche nella storia personale del ragazzo che si è presentato timidamente, ma ha grandi capacità.
L?acquisto simbolo di questa stagione?
Deve ancora venire, spero di poter fare ancora altre cose per la Roma, potenzialmente ho lavorato bene ma non sono ancora pienamente soddisfatto. Nella mia testa sono sempre in movimento a cercare, guardare, fare, siamo sempre molto attivi. Mi viene bene oggi di ringraziare la società che mi ha assistito, e non sempre è facile assecondarmi. Erik ieri ha dato dei segnali, deve migliorare molto, ma ci penserà l?allenatore. Si sta allenando solo da 20 giorni, prima purtroppo ha dovuto fare un percorso diverso.
Luis Enrique ha conquistato tifosi secondo lei?
Il suo approccio è stato un po? traumatico, spigoloso, che è nel suo carattere. Una persona onesta, intelligente, un allenatore che veramente senza sforzo riesce a porsi davanti a tutti i giocatori alla stessa maniera, uno con il fuoco dentro, una scintilla, è un lavoratore instancabile, ha un?idea precisa di calcio che vuole portare avanti e ci riuscirà. Noi siamo molto contenti di ciò che sta facendo. Sono sicuro che i tifosi lo
ameranno molto.
La società è pronta per un colpo a gennaio?
Essendo noi un laboratorio, un cantiere, non possiamo negarlo, siamo in costruzione. È ipotizzabile una piccola correzione in corsa, magari ci sarà qualcuno che chiederà di andarsene, e allora valuteremo. Di sicuro la società non si sottrarrà a piccole diversificazioni se sarà necessario farle.
E? vero l?interesse per Nicolas Lopez?
Anche ammesso che lo fosse non sarà da lui che passerà la storia di questa stagione, è un ragazzo molto giovane, appena un ragazzino.
Il giocatore decisivo tra quelli cha ha portato?
Si tratterebbe di dover fare una certa gerarchia di valori che non voglio fare. La Roma ha vissuto negli ultimi anni la tregenda del portiere per diversi motivi, penso e spero che dopo ieri Stekelenburg possa giocare un ruolo fondamentale per la nostra stagione.
Il contratto di De Rossi?
Non esiste un punto, ma dei presupposti come la volontà del ragazzo che con comportamenti e fatti ha dato disponibilità alla Roma. E' un'impresa importante, il giocatore ha offerte consistenti. Dall'altra parte c'è la volontà di tutti noi di trattenerlo. Non vogliamo stressare la situazione, siamo sereni e anche il giocatore, che è
coraggiosissimo. In una situazione come questa a volte qualche piccola paura ti assale, lui è forte e determinato vuole restare a Roma e ci riuscirà sicuramente. Se mi chiedete la distanza al momento è incolmabile, ma la distanza si forma con la volontà di farlo, una distanza che sarà colmata, diventa una distanza minima. Il tempo non preoccupa ne' noi ne' il giocatore. Le parti sono serene, ci metteremo a posto. Ci interessa trasferire i suoi sentimenti, che non si acquisiscono in 5 minuti. Se vedete la sua esultanza al gol
di ieri sembrava un ragazzino che ha appena vinto un titolo nazionale.
De Rossi dice che se dovesse andar via la Roma prenderebbe altri giocatori importanti
come lui.
Preferiamo tenere lui, a lui piace sfidare tutto e tutti con il suo linguaggio, è una piccola provocazione simpatica niente di più.
L'ambiente di Roma? I tifosi della Roma sono così difficili?
Lavorare a Roma è fortemente stimolante, l'ambiente romano è un grande dilatatore, io per esempio ho detto delle cose, potrei cambiare anche il mio linguaggio ma è il mio modo di parlare. Per esempio quando ho detto che ero stato laziale, sono diventato improvvisamente laziale. Esiste un modo in questa città di rielaborare qualcosa di detto, il riferimento era ad uno stato emotivo cristallizzato, serviva una grande fede per lavorare lì, è una cosa del mio passato, sono stato definito laziale ci rido sopra, ma non troppo perchè non mi piace essere stato etichettato così, bisogna stare attenti perché serve molta attenzione per lavorare in questa città.
Più bello essere della Roma o della lazio?
La Roma rischia di diventare una malattia e io in questo credo di essere già stato contaminato