Mercato 20/05/2011 14:36

Mercato Roma, Zamparini: "40 milioni di euro per Pastore basterebbero solo come acconto"

«Galliani non me l'ha chiesto. Pastore resta un anno ancora. Se il giocatore viene da me a chiedermi di essere ceduto è un conto, ma finora mi ha detto il contrario. Nel mondo non c'è nulla di incedibile a qualsiasi cifra, ma non dico la cifra per cui lo cederei», ha continuato Zamparini, che nei giorni scorsi ha annunciato la volontà di blindare il giocatore triplicandogli l'ingaggio: «Da gennaio abbiamo già preso questi accordi con il ragazzo».

Fra i motivi per cui il presidente del Palermo non vuole vendere Pastore c'è che «in questo momento metterebbe in difficoltà la squadra, l'abbiamo costruita su di lui per l'anno prossimo». Zamparini è invece in cerca del sostituto di Delio Rossi. «Non so ancora quale sarà il prossimo allenatore, speriamo che Rossi trovi un accordo economico anche se sarà molto difficile. Non mi ha chiesto ancora nulla, non abbiamo parlato - ha spiegato -.

È una questione economica e di feeling, non voglio un allenatore al centro del progetto. Al centro c'è la squadra, la società, l'allenatore e il direttore sportivo. Con Rossi non c'è mai stato un grande rapporto ma stima reciproca: il rapporto si può ritrovare, è un ottimo allenatore che ha fatto sempre benissimo». E se Rossi dovesse vincere la coppa Italia? «La Lazio di Lotito ha vinto una coppa Italia con Rossi eppure non ha rinnovato», ha osservato Zamparini, che non nasconde un certo apprezzamento per l'ex tecnico del Gasperini: «C'è Gasperini, ci sono dei giovani: in Italia ci sono Torrente, Sannino, e altri che stanno facendo benissimo. Come Rossi si sta guardando in giro per un'altra squadra, il Palermo si sta guardando in giro per un altro allenatore». Sembrava che a gennaio Zamparini seguisse Villas Boas, che con il Porto ha vinto l'Europa League. «Non sapevo neanche chi fosse - ha sorriso il presidente del Palermo - ma mi piacciono gli allenatori giovani e lui da giovane ha dimostrato di avere un grande valore e di saper far giocare bene la sua squadra».