Nella sua carriera ha ricoperto più vuole il ruolo del centrocampista. Qui, dove vorrebbe giocare?

"Ho sempre giocato a centrocampo, ma a Firenze ho fatto anche il terzino sinistro, posso ricoprire tutti e due i ruoli. Deciderò col mister, per me non c’è problema".

Lei è un’uomo di responsabilità, potrà affiancare i tanti giovani di prospettiva, si sente responsabilizzato?

"Purtroppo l’età avanza (ride, ndr). Porto anche esperienza, i giovani qui sono tanti, metterò a disposizione l’esperienza, anche quella dell’Europa. Qui c’è il giusto mix tra giovani di grande prospettiva e giocatori più affermati che possono ancora dar parecchio".

Gli obiettivi qui al Parma, sono obiettivi in grande?

"Penso che la squadra possa fare molto bene. L’importante è raggiungere gli obiettivi volta per volta. Il gruppo è buonissimo, compreso staff e giocatori".

Sta dimostrando uno spirito entusiasta, come ha lasciato Firenze?

"Benissimo. Ho trascorso quattro anni eccezionali, mi son tolto tante soddisfazioni. Mi è dispiaciuto andar via, soprattutto il non aver ricevuto saluti dalla dirigenza, ma questo è lavoro e vita. Sono entusiasta del progetto che c’è qui, non vedo l’ora di cominciare".

Con l’infortunio di Galloppa, la tua esperienza credi ti metta più responsabilità?

"Io non arrivo perché si è fatto male Daniele, al quale va un grande in bocca al lupo. Un po di responsabilità ce l’ho ed è giusto così".

Come hai lavorato quest’estate?

"Sono stato in casa a Milano. Un’amico preparatore mi ha dato una mano per arrivare pronto ed essere in linea con gli altri ragazzi. Ora lo sono, arrivo pronto, però il campo da solo non si può fare, ma sono pronto".

Perché hai scelto Parma?

"A parole è difficile spiegare certe cose. Dal primo incontro col Direttore, abbiam capito che poteva essere la scelta giusta. La società ha grandi ambizioni, ha voglia di fare bene. Ho sentito che poteva essere la scelta giusta per me".

Che tipo di interesse è stato quello della Roma? Perché è saltato tutto? Tra Parma e Roma teoricamente si sceglie Roma..

"Teoricamente scelgo Roma, praticamente è diverso. Il contatto c’è stato, però non è stata una cosa concreta. La cosa concreta c’è stata con il direttore (Leonardi, ndr), ho sentito la voglia di portarmi a Parma, certe cose ancora valgono. Quando vedi questo interesse, è una cosa importante, ero molto predisposto a venire qui".

E’ stato detto che l’offerta economica del Parma è stata superiore a quella della Roma...

"L’interesse è stato maggiore del Parma".

A questo punto, viene rivolta una domanda a Leonardi circa le sue "ciliegine".

"Gobbi non è una ciliegina, ma è quello che serviva al Parma, è importante per la categoria, non è un faticatore, esprime qualità. Ho già detto che abbiamo un tecnico che io ritengo un 'creativo di campo' e bisogna dotare il tecnico di calciatori funzionali. Gobbi non esclude Galloppa e viceversa".

Prandelli apprezzava Gobbi... (allusione sul suo ritorno in nazionale)

"Chissà, non si sa mai che magari possa rivestire la maglia azzurra. Sarebbe un sogno, però ora è eccessivo, è più opportuno parlare del Brescia".

Ti senti già pronto per scendere in campo?

"Fisicamente mi sento bene, mi manca il lavoro sul campo".