Mercato 26/05/2010 15:27
Mercato Roma, De Rossi: "Se la società accettasse un'offerta io andrei. Tessera del tifoso? Contrario"
La Roma, attraverso le parole del presidente Rosella Sensi e dell'allenatore Claudio Ranieri, ha ribadito in maniera categorica che De Rossi non verrà venduto. "Al momento leggo le smentite della mia società in relazione agli articoli: il presidente rimanda al mittente ogni cosa, l'allenatore ribadisce che rimango. Dovete chiedere alla società, che sta mostrando grande coerenza. Non dovete fare a me questa domanda. Mi fa piacere sentire il presidente che smentisce gli articoli dei giornali, mi fa piacere l'affetto dei tifosi. Per me, comunque, non sono novità", sottolinea Capitan Futuro.
"Essere accostato a certe squadre fa comunque un effetto strano, mi fa capire che sto lavorando bene e che sto facendo passi in avanti", aggiunge. A Madrid, sulla panchina del Real, con ogni probabilità si accomoderà Josè Mourinho. De Rossi avrebbe problemi a lavorare con l'ex tecnico dell'Inter? "Non ho mai avuto nessun problema con Mourinho e penso che lui non ne abbia con me. Se dovesse diventare allenatore della Roma, non ci sarebbero problemi...", dice dribblando l'ostacolo.
"Sono contrario alla Tessera del tifoso, perchè non mi piacciono le schedature. E poi, in alcuni casi viste le ultime vicende servirebbe anche la tessera del poliziotto": De Rossi ribadisce dal ritiro azzurro la sua contrarietà all'iniziativa promossa dal Viminale e accettata da Federcalcio e Lega, per un tesserino che consenta le trasferte ai tifosi. "Non credo sia la soluzione del problema - ha aggiunto Capitan Futuro -. Certo, se un ultras va in giro con un coltello e colpisce un'altra persona non è uno normale, non sta bene: ma non sta bene neanche un poliziotto che prende a calci un ragazzetto che non c'entra nulla", le parole del centrocampista, in riferimento all'episodio del pestaggio di un ragazzo a Roma, nella sera della finale di Coppa Italia.
Il mediano giallorosso aveva espresso la sua critica in merito alla 'Tessera del tifoso' già al termine dell'ultima giornata di campionato, dopo Chievo-Roma. "Perchè sono convinto - ha spiegato oggi di nuovo - che un pomeriggio come quello, con 30.000 persone al seguito, non lo potremmo vivere più. Non trovo giusto schedare un tifoso prima che lanci un fumogeno o si azzuffi. Ovviamente chi lo fa va punito severamente. Gli incidenti dopo il derby? Chi gira con un coltello per colpire qualcun altro non è una persona normale. La tifoseria della Roma, negli ultimi tempi, è stata nel complesso serena. Se la tessera servisse a risolvere i problemi, d'accordo: ma se schediamo tutti i tifosi della Roma e 10.000 vanno a Napoli, io penso che le tensioni e il rischio di incidenti ci sono lo stesso". De Rossi ha poi anche commentato le dure dichiarazioni del ct dell'Inghilterra, Fabio Capello, che mesi fa aveva parlato di calcio italiano 'ostaggio' degli ultras. "Il calcio italiano - ha detto il centrocampista - è ostaggio di tante cose: è ostaggio delle tv, è ostaggio degli sponsor, può essere anche ostaggio degli ultrà, dipende dalle piazze e dalle città. Ma gli ultrà, i tifosi dico, sono la parte positiva, una parte importante del calcio".