Come vede la questione Mourinho? E come cambia il futuro di Burdisso senza il portoghese all’Inter?

“Io in questa faccenda devo essere cauto, l’Inter saprà che l’allenatore ha firmato un anno fa con l’aumento di ingaggio, tutti sapevamo che c’era una clausola. Sarebbe una sorpresa se andasse via senza pagare la penale. Sapevamo tutti che c’era questa penale. Nicolas ha due anni di contratto, è andato via e l’Inter ha vinto tanto. Lui a Roma è stato bene, ha anche picchiato duro alcuni giocatori dell’Inter nelle sfide, non si è risparmiato, si è sbilanciato molto con quell’atteggiamento. Gli sarebbe difficile tornare in uno spogliatoio contro cui ha lottato duramente fino all’ultimo. Ha picchiato anche Diego (Milito, ndr), un altro mio assistito. Sono amici, ma lui in campo guarda solo alla vittoria. Lui si è giocato tanto, è andato al Mondiale, è diventato importante per il mister”.

La prossima settimana sarà quella della definizione, dell’incontro?

“Nello spogliatoio con Nico all’Inter c’è uno spogliatoio eccezionale. Non ha nemici lì. Ma lui si sente non a suo agio in questa situazione. È il momento giusto per tenersi lo spazio che ha trovato nella Roma. Ha un ottimo rapporto con i compagni, con Totti. È il momento di fare un contratto lungo con la Roma”.

Quindi il rapporto a Milano è compromesso?

“Lui in questo anno ha sentito tanti che gli hanno fatto i complimenti da Milano, ma lui non era nella lista della Champions a inizio stagione. A Ranieri piace molto invece, è stato concreto nel dire che desidera che Nico rimanga a Roma. A Nico non cambia un soldo in più o uno in meno. Conta il suo desiderio di stare a Roma”.

E sul fratello Guillermo Burdisso?

“Il fratello abbiamo finito di completare una situazione legale, mi ha firmato la procura, ora dobbiamo lavorare. Il Rosario è andato in serie B, lì sono spariti tutti. Ma sarebbe buono trovargli una sistemazione, lui è un talento di 22 anni che non si deve perdere”.